Dopo il caffè, anche il biglietto per andare a teatro diventa “sospeso”. A partire da sabato 7 dicembre e per tutta la stagione 2019/2020, infatti, gli spettatori dell’ITC Teatro potranno acquistare un biglietto in più e lasciarlo in cassa per chi non può permettersi una serata a base di cultura e arte. Non solo: sarà possibile acquistare un “biglietto sospeso” anche al Museo della Preistoria Donini.

L’iniziativa del “biglietto sospeso”, che prende ispirazione dall’usanza di lasciare un caffè pagato al bar per gli avventori meno abbienti, è nata da un’idea condivisa del Comune di San Lazzaro e della Compagnia Teatro dell’Argine, che ha in gestione il teatro comunale. Per dare avvio all’iniziativa il Teatro dell’Argine si impegna a mettere a disposizione una dotazione di due biglietti omaggio per ogni spettacolo della stagione serale e della stagione domenicale di Teatro Ragazzi. Ulteriori biglietti sospeso potranno essere richiesti e lasciati a disposizione dagli spettatori direttamente alla biglietteria del teatro, usufruendo delle normali agevolazioni previste.

«Questa iniziativa ha l’obiettivo di rendere la Cultura e l’Arte alla portata di tutti – spiega l’Assessore alla Cultura Juri Guidi –, dando la possibilità anche alle famiglie e ai cittadini meno abbienti di godere di una serata di svago e bellezza. Come Comune abbiamo attivato una serie di misure a sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà che vanno dai contributi all’affitto fino all’emporio solidale Amalio, ma non possiamo dimenticare il ruolo decisivo che l’Arte ha nella vita della persone. La Cultura è il cibo dell’anima, ma è anche strumento per costruire e cambiare il proprio futuro».

«Il biglietto sospeso è un ulteriore modo per favorire le fasce più fragili della popolazione – aggiunge la Compagnia Teatro dell’Argine –, una pratica a cui il Teatro dell’Argine tiene molto. Ed è soprattutto l’idea che c’è alla base del biglietto sospeso, mutuata dal famoso caffè sospeso nato a Napoli, a entusiasmarci. Perché stimola la generosità tra le persone, una generosità tanto più genuina in quanto non si aspetta nulla in cambio. E che questa generosità possa attuarsi nell’ambito della cultura è un motivo di entusiasmo ulteriore».