Bologna diventa città pilota per la parità di genere nello sport. Sabato 7 dicembre, nel corso di un convegno al Mambo, Comune e Assist – Associazione Nazionale Atlete hanno presentato la prima Carta etica per lo sport femminile in Italia. La Carta impegna il Comune e le realtà del mondo sportivo (enti, associazioni, società, federazioni) che la sottoscriveranno a promuovere l’accesso a tutti gli sport fin dall’infanzia senza discriminazioni e stereotipi di genere, nonché a sostenere e valorizzare lo sport femminile a tutti i livelli.

Il Comune di Bologna, che ha costruito con Assist i contenuti della Carta, ha inteso dotarsi di questo strumento per indirizzare le proprie politiche e le proprie iniziative in ambito sportivo, assumendosi impegni che vanno: dal monitoraggio del gap di genere nell’accesso allo sport, alla messa in campo di misure per ridurlo; dal sostegno alle atlete o squadre femminili a livello agonistico, alla promozione della loro immagine come modello positivo per bambine e adolescenti; dall’emissione di bandi per la concessione di contributi in ambito sportivo che includano indicatori di genere e antidiscriminatori nell’attribuzione del punteggio, all’assegnazione di impianti sportivi a soggetti gestori e utilizzatori che rispettino le indicazioni di questa Carta e ne diano concreta applicazione. Grande attenzione anche al linguaggio non stereotipato e alla prevenzione di episodi di abusi, molestie e violenze nel contesto sportivo. Inoltre, l’impegno comune è promuovere l’adesione ai principi etici della carta da parte di altri Comuni, della Regione e delle società e associazioni sportive.

“Questo documento si inserisce a pieno nel percorso intrapreso da anni dal Comune di Bologna, sottolineano l’assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria e l’assessore allo Sport Matteo Lepore, con l’attenzione posta sui temi della parità di genere e della non discriminazione. Abbiamo dato un segnale concreto che vuole renderci tutti – Istituzioni e mondo sportivo – più responsabili, definendo i valori che devono guidare la nostra azione e impegnandoci a darne attuazione nella pratica quotidiana. Una città che si prende cura dello sport senza distinzione di genere, è una città più avanzata dove le cittadine e i cittadini vivono al meglio la loro voglia di sport, a tutte le età e a tutti i livelli”.

In un momento storico in cui, grazie ai successi delle atlete in ogni disciplina, si accende il dibattito sul riconoscimento del professionismo femminile, a presentare la carta alle associazioni sportive bolognesi sono state figure di primo piano dello sport femminile italiano, riunite a Bologna per il convegno “Sport Femminile: valore sociale e inclusione. Proposte, esperienze e testimonianze”. Al convegno hanno partecipato, per il Comune di Bologna, l’assessora alle Pari opportunità, Susanna Zaccaria – che assieme all’assessore allo Sport, Matteo Lepore, è tra le promotrici della Carta – e la Presidente della commissione consiliare Parità e Pari opportunità, Roberta Li Calzi. Al loro fianco, le rappresentanti delle associazioni promotrici: Luisa Rizzitelli e Loredana Pesoli, dell’Associazione Nazionale Atlete Assist; la due volte campionessa olimpica, Antonella Bellutti, di recente nominata Ambasciatrice dello Sport azzurro alla Settimana europea dello sport; Milena Bertolini, commissaria tecnica della Nazionale femminile di calcio; la calciatrice, telecronista sportiva e rappresentante del settore calcio femminile nella AssoCalciatori, Katia Serra e Marta Sartini, giornalista esperta di sport femminile.
Il Comune inizia ora il percorso di condivisione dei contenuti della Carta etica con tutte le realtà sportive bolognesi, che potranno offrire spunti e suggerimenti per integrare il documento, in vista della sua approvazione definitiva.