Una complessa operazione di riorganizzazione societaria da milioni di euro, all’interno della quale è stata individuata una raffinata fattispecie evasiva idonea a sottrarre al fisco redditi per quasi 17 milioni di euro da parte di una società di capitali ed una persona fisica operanti nel settore della moda a livello nazionale. Sono questi i principali risultati di un’articolata attività di polizia economico-finanziaria condotta dai militari del relativo Nucleo della Guardia di Finanza di Modena, a conclusione di due distinte ma collegate attività ispettive a seguito delle quali i contribuenti hanno provveduto a versare nelle casse dell’erario 6,3 milioni di euro a titolo di imposte evase.

Il servizio è stato originato dalla costante attività di intelligence e di controllo economico del territorio, supportata dalla valorizzazione degli elementi informativi (alert) di rischio, acquisiti tramite la consultazione delle banche dati in uso al Corpo che hanno consentito una mirata selezione dei target da sottoporre a controllo. In particolare, nel corso dell’attività ispettiva, è stata approfonditamente analizzata un’operazione straordinaria di riorganizzazione societaria posta in essere dalla società modenese, facendo emergere alcune criticità in merito principalmente ad un finanziamento fruttifero erogato dal socio alla stessa, finalizzato a fornire le necessarie risorse finanziarie per l’acquisto di una quota di partecipazione. Nel 2015, la società e il socio hanno concordato di fatto l’estinzione anticipata del finanziamento fruttifero, senza tuttavia rilevare la quota di interessi nel frattempo maturata, che quindi non sono stati dichiarati dal socio né tantomeno assoggettati a ritenuta da parte della società.

Attesa la delicatezza e complessità dell’operazione, nonché l’assoluta rilevanza degli importi in questione, l’esecuzione dell’attività ispettiva è stata concentrata su un attento e minuzioso esame del contenuto della complessa documentazione contrattuale esibita e rinvenuta, e su un approfondito studio degli istituti giuridici e dei riferimenti normativi al fine di pervenire ad una corretta interpretazione e qualificazione giuridica dell’operazione finanziaria in argomento. Al termine delle relative verifiche fiscali, come detto, le Fiamme Gialle hanno contestato, alla società di capitali, l’omessa applicazione di ritenute alla fonte per un importo di circa 3,5 milioni di euro, ed alla persona fisica l’omessa dichiarazione di redditi di capitale per oltre 13 milioni di euro.