Il Consiglio Comunale di Calderara di Reno ha approvato nella seduta di giovedì 16 gennaio una delibera che, di fatto, darà il via libera al piano di decarbonizzazione dell’Aeroporto Marconi, con la creazione di una importante fascia boscata che costituirà una barriera verde tra Calderara e lo scalo e, soprattutto, permetterà un notevole assorbimento di anidride carbonica.

La delibera. Il “sì” è arrivato coi voti favorevoli della maggioranza, l’astensione del gruppo di opposizione Uniti per Calderara e il voto contrario dell’altro gruppo di opposizione Movimento 5 Stelle. Si tratta dell’ok di Calderara, decisivo perché sul territorio comunale ricade la fascia boscata in questione, ad un protocollo d’intesa con Enac, “Marconi” e Comune di Bologna avente ad oggetto “misure compensative e di mitigazione ambientale integrative a carico dell’Aeroporto”: grazie a questa integrazione, 10 ettari in più a Lippo diventeranno presto un fitto bosco con una grande quantà di alberi a grande assorbimento di CO2, potrà vedere la sua realizzazione l’Accordo Territoriale Attuativo, datato 2015, per la decarbonizzazione dell’aeroporto e interventi di compensazione ambientale.

Il progetto. Il progetto, che originariamente prevedeva nell’area nord dello scalo, sempre in territorio di Lippo, 36 ettari a bosco e 49,2 a colture energetiche (in particolare miscanto), con un potenziale assorbimento di 1900 tonnellate di CO2 all’anno, è stato nel tempo modificato, col decisivo intervento di Calderara che ha proposto e ottenuto la modifica oggetto della delibera approvata ieri: valutata dai progettisti la non fattibilità delle colture energetiche, dotate di potenziale di assorbimento inferiore, è stata così individuata dai soggetti interessati (con la collaborazione di Regione e Comune di Bologna) una ulteriore area di 10 ettari, di proprietà del Comune di Bologna che la trasferirà mettendola a disposizione del progetto. Qui verranno piantati entro il 2023 gli alberi, con costi di gestione a carico dell’aeroporto: l’area verde sarà a questo punto in totale di 40,42 ettari, tutti a disposizione della comunità, con un assorbimento annuo di 2.680 tonnellate di CO2 all’anno (780 tonnellate in più rispetto all’originario progetto) e un pieno soddisfacimento di uno studio elaborato dalla Regione Toscana nel 2018, ritenuto paradigmatico in materia. Il tutto sposta al 2030 la data del Masterplan dell’Aeroporto e non intacca gli originari interventi di compensazione ambientale: si tratta della riqualificazione del Sic “Golena San Vitale e Golena del Lippo” e della realizzazione della pista ciclabile di collegamento con la stazione ferroviaria del Bargellino.

Il sindaco. La piena soddisfazione del sindaco Giampiero Falzone è dovuta “alla collaborazione tra tutti gli enti, che ci permette di migliorare nel senso da noi auspicato, cioè di piena sostenibilità ambientale, il progetto. Raggiungiamo l’obiettivo, aumentando le tonnellate di CO2 trattenute rispetto al primo progetto che vedeva coltivazioni di Miscanto e che oggi invece diventa tutto bosco ed orti urbani, grazie anche alla disponibilità del Comune di Bologna alla cessione dell’area, e aumentiamo complessivamente gli ettari destinati al verde nel nostro Comune. Si tratta di un progetto condiviso, in cui abbiamo fatto sentire la nostra voce perché rappresentiamo la comunità più vicina all’Aeroporto, dunque estremamente interessata alla vivibilità della zona. Ritengo questa delibera e il progetto che ne scaturisce un bel passo avanti, sia sotto il profilo del rispetto dell’ambiente che sotto quello della condivisione e della collaborazione”.