Nei giorni scorsi la Polizia locale del Comune di Budrio, i funzionari dell’Azienda Usl di Bologna e i finanzieri della Tenenza di Molinella hanno scoperto un’attività di ristorazione priva di qualsivoglia autorizzazione all’interno di un casolare agricolo.
L’attività è scaturita da alcune segnalazioni pervenute al Comune di Budrio nelle quali veniva indicata l’esistenza alla frazione Maddalena di Cazzano di un esercizio commerciale che somministrava pasti in maniera abusiva.

All’atto dell’accesso nella struttura si rilevava la presenza di una sala ristorazione con somministrazione nella quale erano presenti n. 8 tavoli per un totale di 28 posti/coperti. All’interno erano presenti 4 avventori intenti a terminare il pasto. Nella stessa sala era presente la cucina dove il titolare ed un aiutante erano impegnati a preparare le pietanze. Si rilevava la presenza inoltre di altro locale adibito a cucina e di un deposito.
La successiva ispezione congiunta ha consentito di rilevare numerose irregolarità amministrative, tributarie, sanitarie e di sicurezza dei locali.

In particolare, gli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna hanno disposto la chiusura con effetto immediato dei locali per impedire lo svolgimento di qualsiasi attività di preparazione, manipolazione e somministrazione di alimenti e bevande.
La Polizia Locale di Budrio ha proposto al competente Ufficio del Comune di emanare apposita ordinanza di chiusura dell’attività abusiva esercitata, oltre a irrogare le sanzioni amministrative previste per la conduzione di un pubblico esercizio in mancanza delle prescritte autorizzazioni.

La Tenenza della Guardia di Finanza di Molinella ha constatato sin da subito la mancata istituzione delle scritture contabili e del registratore di cassa e provvederà a ricostruire il volume d’affari prodotto, sulla base della documentazione extracontabile rinvenuta, e a contestare le sanzioni in materia di “lavoro nero”.
I Vigili del Fuoco, infine, hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica il titolare dell’attività economica in quanto deteneva senza autorizzazione un serbatoio di gas interrato sul retro del casolare agricolo, delle bombole di gas accatastate e degli allacci irregolari del gas.