Le case cantoniere ubicate nelle campagne della bassa reggiana utilizzate per il deposito di refurtiva proventi di furto dai siti industriali del Nord Italia? E’ una forte ipotesi investigativa al vaglio dei carabinieri della compagnia di Guastalla, alla luce di quanto accertato l’altra mattina dai carabinieri in forza alle stazioni di Fabbrico e Reggiolo che, nel corso dell’attività di controllo del territorio, in una casa cantoniera delle campagne del reggiolese hanno recuperato un ingente partita di refurtiva costituita da calzature e borse di un prestigioso marchio italiano provento di furto da un’azienda del veronese.

Dato l’ingente valore della refurtiva rinvenuta dai carabinieri, è improbabile pensare ad una casualità ma quanto a una mirata strategia da parte di bande dedite alla commissione di tali furti che potrebbero aver individuato nelle case cantoniere dislocate anche nelle campagne della bassa reggiana strategiche basi operative dove stoccare la refurtiva depredata in attesa di essere piazzata a compiacenti ricettatori. Le dovute risposte potranno ottenersi dalle indagini che al riguardo i carabinieri delle stazioni di Fabbrico e Reggiolo, unitamente al nucleo operativo della compagnia di Guastalla stanno conducendo al riguardo.

Il dato certo è il rinvenimento dell’ingente partita di refurtiva del valore di oltre 50.000 euro da parte dei carabinieri reggiani. Su quanto recuperato i militari hanno proceduto ai dovuti rilievi, finalizzati a trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa, attraverso l’esaltazione e il repertamento di eventuali impronte digitali che saranno inviate al RIS di Parma per trovare eventuali comparazioni con i soggetti censiti in banca dati.

Saluti