Questa mattina, idi di Marzo, i parenti degli ospiti di Casa Serena, sono stati bloccati sull’uscio, a seguito di una circolare emessa dal gestore Società Cooperativa Sociale Gulliver nella quale si annuncia a parenti ed ospiti della RSA, Centro Diurno, GDA, la sospensione degli accessi alla struttura, da parte di parenti e visitatori, il tutto in applicazione del DPCM del 04/03/2020 e fino al giorno 15 c.m.

Premesso che in struttura opera una associazione di parenti e cittadini volontari denominata “ Amici di Casa Serena” ,legalmente e ritualmente costituita, non vi è stata una informazione preventiva, tenuto conto, ovviamente,  sia delle disposizioni di cui al sopracitato DPCM che della reale  situazione nella quale opera la struttura, già oggetto  di gravi carenze , nonché di tagli al personale.

E’ passato sotto silenzio che la struttura non è antisismica e proprio l’altro giorno c’è stato un terremoto importante… forse una informativa sull’evento sarebbe stato una buona cosa, visto lo spavento di parenti ed ospiti.

L’Ente depositario del controllo,  non ci sembra avere ottemperato a quanto  previsto dal già citato DPCM circa la sanificazione degli ambienti, anzi la cosa assume grave omissione, tenuto conto del verbale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Parma del 16 settembre 2016.

Sappiamo che l’accesso alla struttura, da parte di parenti e visitatori è prevista , dal già citato DPCM del 04 marzo c.a. ed è subordinata al parere della Direzione Sanitaria della struttura.

La Direzione Sanitaria della struttura , contattata ha spiegato, correttamente, le indicazioni del “ governo sanitario”…..forse il vertice della piramide  ha dimenticato che sono attivi posti di G.d.A. ( grandi deficienze acquisite), lautamente remunerate dalle famiglie e dalla Regione e che gli ospiti abbisognano di una costante presenza, visto l’impegno psicofisico.

Legittima curiosità sarà il comportamento all’accesso nell’Ospedale di Sassuolo spa dove c’è una importante attività chirurgica  di sala operatoria ( imprenditoriale)  che ambulatoriale di  libera professione, nonché gli accessi al Pronto Soccorso dal 24 febbraio ad oggi.

La salvaguardia degli ospiti della strutture sono la priorità, dal punto di vista sanitario, ma il metro non può essere unico per tutto lo stivale e del resto la lettura del DPCM, ne è la prova.

Un incontro preventivo tra struttura e parenti poteva evitare la umiliazione di fare anticamera, al freddo con l’ospite in trepida attesa e  di mettere in condizione il medico della struttura di agire con scienza e coscienza.

Forse una autentica interpretazione del Sig. Ministro del DPCM succitato è necessaria… il problema è nazionale.

Mario Cardone, iscritto all’Associazione Amici di Casa Serena