Mascherina indossata sostava nei pressi del bar (chiuso per ‘emergenza Covid 19), a Coviolo di Reggio Emilia, in attesa di clienti per spacciare cocaina: ad accertarlo i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia che l’hanno beccato in flagranza di reato durante lo scambio cocaina-danaro con un cliente. Per questo motiva, con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacenti, i militari dell’Arma hanno arrestato un insospettabile incensurato 36enne, cittadino albanese abitante in città, segnalando alla Prefettura di Reggio Emilia quale assuntore il cliente, un 45enne reggiano.

L’attività ha portato a sequestrare una cinquantina di dosi di cocaina del peso complessivo di circa 30 grammi, materiale per il confezionamento, 250 euro ritenuto provento dello spaccio, uno smartphone utilizzato per i contatti con clienti e strumenti per la pesatura delle dosi. I due sono stati anche denunciati per il mancato rispetto delle restrizioni dei D.P.C.M. emanati recentemente in via d’urgenza in ragione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Covid 19.

E’ accaduto ieri pomeriggio, 25 marzo, quando i carabinieri della sezione operativa, recependo alcune segnalazioni che riferivano di movimenti legati a una possibile attività di spaccio a Coviolo, eseguivano un servizio di osservazione notando, intorno alle 15.00, un uomo a piedi che mascherina indossata sostava nervosamente nel piazzale davanti al bar chiuso della frazione. Nel contempo giungeva una Jaguar che si parcheggiava poco lontano il cui conducente veniva avvicinato dal pedone. Notato lo scambio i militari intervenivano bloccando i due. Il conducente della Jaguar, un 45enne reggiano, veniva trovato in possesso di due dosi di cocaina appena ricevute dallo spacciatore, poi identificato in un 36enne albanese abitante poco lontano. Successivamente i militari accertavano che il 36enne occultava negli slip indossati altre due dosi di cocaina, mentre la perquisizione a casa portava a rinvenire altre 43 dosi di cocaina già confezionate e pronte allo spaccio, circa 250 euro in contanti, un bilancino di precisione con visibili residui di cocaina, 20 ritagli di cellophane del medesimo tipo di quello utilizzato per il confezionamento delle singole dosi. Lo stupefacente (per complessivi 28 grammi) unitamente al materiale rinvenuto propedeutico l’illecita attività, il contante e lo smartphone ritenuto il tramite con i clienti veniva sequestrato.  Alla luce di quanto emerso il 36enne veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. I due, inoltre, venivano denunciati in ragione della violazione del divieto imposto dal citato D.P.C.M. 9 marzo 2020.