Due interventi essenziali per garantire la sicurezza idraulica di un’area agricola vasta – che si estende dal territorio modenese fino al confine con quello di Reggio Emilia – che riveste un ruolo fondamentale per la continuità della filiera agroalimentare, in tempi di emergenza da Covid-19. Il Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale ha avviato i lavori per l’interramento di un tratto arginale del Canale Gargallo e la ricostruzione del Canale Quinto, due azioni interconnesse tra loro il cui importo complessivo degli interventi – finanziati con fondi consortili – è di 102 mila euro.

Il canale Quinto è il principale adduttore irriguo per le aree agricole della sinistra Secchia modenese. Le sue acque – sollevate e distribuite ai territori modenesi dagli impianti Pratazzola, Magnavacca, Quartirolo, Santa Croce, Gargallo e Panzano – giungono fino al confine tra il comune di Campogalliano e quello di Rubiera. Nel tratto compreso tra Santa Croce e la casa di Guardia di Gargallo, nel corso degli ultimi anni – in particolare tra il 2018 ed il 2019 – lungo l’argine Est si sono formati numerosi fontanazzi, che hanno provocato alcuni disservizi per quanto riguarda l’irrigazione dei terreni. La situazione è aggravata dalla presenza, a piede argine, del canale Gargallo che ha determinato l’instaurarsi di un moto di filtrazione che ha portato allo sviluppo, nel corso del tempo, di vere e proprie perforazioni passanti.

Le maestranze consortili hanno avviato due azioni fondamentali: un tratto arginale – quello più critico della lunghezza di 380 metri – del canale Gargallo verrà interrato allo scopo di ottenere lo spostamento dell’asse in corrispondenza del suo arginello ad Est, in modo da allontanare la tubazione del ciglio esterno dell’argine del canale Quinto. Il secondo intervento riguarda la chiusura dell’attuale canale a cielo aperto del Gargallo inferiore e la ricostruzione dell’argine del canale Quinto nello stesso tratto.

“Voglio ringraziare – dichiara il Presidente dell’ente Matteo Catellani – tutto il personale della Casa di Guardia di Gargallo, che è stato in grado di eseguire il primo stralcio di questo fondamentale intervento in una situazione oggettivamente e psicologicamente molto difficile, prima dell’imminente avvio della stagione irrigua”.