L’AUSL di Reggio Emilia, in collaborazione con un ampio consorzio europeo, partecipa all’indagine ApartTogether che nasce per approfondire l’impatto dell’epidemia Covid-19 e delle relative misure sul benessere dei migranti, con particolare attenzione a rifugiati, richiedenti asilo, irregolari e nuovi arrivati.

Il progetto, coordinato dall’Università belga di Ghent, è basato su un sondaggio online tradotto in 30 lingue e disponibile in 10 paesi europei: Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito.

La finalità è raggiungere una migliore conoscenza degli effetti che le misure di contenimento della diffusione del virus, di innegabile impatto sulla vita di tutti, hanno avuto e hanno tuttora su coloro che vivono in condizioni precarie, in strada o in campi profughi. Risulta evidente come queste persone possano incontrare più difficoltà nell’osservare misure preventive, accedere alle informazioni e contattare i servizi sanitari in caso di bisogno.

I risultati dello studio che indaga, tra gli altri, aspetti socio-demografici, di stress, di stigma sociale, contribuiranno a colmare la carenza di dati in questo ambito e saranno messi a disposizione dei decisori politici e degli operatori dei rispettivi paesi europei. L’obiettivo è favorire la messa a punto di iniziative e misure utili a facilitare l’accesso, per queste categorie o loro sottogruppi, alle informazioni e all’assistenza sanitaria, anche a supporto dell’eventuale disagio psicologico, non soltanto per la fase attuale ma anche in vista di crisi future.

La partecipazione al sondaggio, possibile solo per i maggiorenni, è semplice, richiede soltanto 20 minuti di tempo ed è completamente anonima.

Il link è il seguente: https://www.aparttogetherstudy.org/