Trasformare, per quanto possibile e con tutte le cautele dovute, un problema in un’opportunità. E’ basandosi su questo principio che la Direzione Settore Tecnico del Comune di Castelfranco Emilia ha deciso di affrontare le restrizioni dei DPCM emanate per contrastare la potenziale diffusione del contagio da Coronavirus Covid19, più in particolare per quanto attiene la collaborazione con l’Università di Bologna nello studio e nella progettazione del nuovo Piano Urbanistico Generale.

La sopravvenuta situazione emergenziale ha richiesto di rivedere radicalmente le modalità operative, usualmente svolte tramite sopralluoghi sul campo, facendo ricorso alle tecnologie digitali ed alle informazioni da esse conseguibili. Aggiungendo, però, e qui arriva l’altra importante novità, anche il coinvolgimento di tutti i cittadini che vorranno dare il loro contributo per supportare gli studenti nella fase di analisi e progettazione, che sarà così ancor più fondato sulla partecipazione.

«Nell’ambito della bella collaborazione avviata da tempo con i ragazzi del Corso di Tecnica Urbanistica (Facoltà di Ingegneria Edile Architettura – UNIBO) coordinati dalla Prof.ssa Ing. Simona Tondelli, avevamo previsto un’importante lavoro di studio, sopralluoghi sul nostro territorio e  laboratori – ha dichiarato l’Architetto Bruno Marino, Dirigente Settore Tecnico e Sviluppo del Territorio del Comune di Castelfranco Emilia – ma ovviamente adesso ci siamo trovati a fare i conti con le restrizioni. Così abbiamo deciso di sviluppare diversamente le attività programmate, che proseguiranno, ma da remoto. Non solo – ha aggiunto – per aiutare gli studenti, che provenendo da altre città non possono conoscere il nostro territorio, le sue caratteristiche e le sue peculiarità, ed ora sono impossibilitati a svolgere qualsivoglia sopralluogo, abbiamo deciso di coinvolgere anche tutta la nostra cittadinanza. Dalla prossima settimana, infatti, chi vorrà, attraverso il nostro sito potrà scaricare e compilare dei questionari divisi su mappe per zone e descrivere il nostro territorio: più in particolare i cittadini potranno dare il loro contributo per le zone in cui vivono o che frequentano abitualmente. In sostanza, diventeranno gli “occhi” sul campo degli studenti che potranno così proseguire il lavoro di indagine a cui faranno seguito le elaborazioni di progettazione urbana. Una soluzione che abbiamo ideato per superare, nel rispetto delle normative, l’ostacolo delle restrizioni, ma che al contempo – ha concluso Marino – ci piace molto perché rende ancor più partecipata la progettazione della Castelfranco del futuro». L’attività svolta dai ragazzi del Corso di Tecnica Urbanistica partirà da un rilievo sistematico del patrimonio edilizio esistente e degli spazi pubblici in ambito urbano (strade, piazze, parchi e parcheggi) per condurre, in una seconda fase, al progetto di interventi di rigenerazione/riqualificazione urbana, sviluppando alcuni obiettivi guida indicati dalla stessa Amministrazione. La prima fase, di carattere diagnostico, fornirà un importante contributo alla definizione del Quadro Conoscitivo del PUG, mentre la fase progettuale potrà fornire spunti interessanti alla definizione delle politiche d’intervento del nuovo Piano.