Nel corso della giornata di ieri, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Bologna in collaborazione con i colleghi del Commissariato di Giugliano in Campania hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di persone entrambe originari di Giugliano in Campania, autori della tenta rapina a mano armata avvenuta il 12 Febbraio scorso.

L’attività investigativa ha avuto inizio subito dopo l’evento ovvero nel primo pomeriggio del 12 febbraio quando una passante in via d’Azeglio udiva delle urla provenire dall’interno della gioielleria Retrò. Subito dopo dalla gioielleria uscivano due uomini entrambi di bassa statura, uno dei due diceva: “va bene così” dopodiché si allontanava in fretta in via Farini direzione Piazza Galvani. La testimone riferiva quanto aveva appena visto al personale della Polizia immediatamente intervenuto.

Il titolare della gioielleria vittima della tentata rapina confermava quanto riferito dalla testimone e forniva la propria versione. Raccontava che verso le tre del pomeriggio due soggetti entrambi di bassa statura e che a lui avevano dato l’impressione di essere stranieri avevano chiesto di entrare all’interno del negozio per visionare meglio un orologio esposto in vetrina. Il gioielliere acconsentiva e mentre si accingeva a prelevare l’orologio dalla vetrina, uno dei due soggetti lo spingeva improvvisamente verso la parete puntandogli un cutter addosso. Il titolare chiedeva aiuto e il soggetto bloccandolo ancora più energicamente per tutta risposta gli intimava di fare silenzio nel mentre il complice si dava da fare asportando tutto ciò che era esposto in vetrina.

A quel punto il gioielliere spinto dalla disperazione afferrava una riproduzione di machete appoggiata sulla scrivania a scopo ornamentale e colpendo il soggetto che lo bloccava riusciva a divincolarsi e a intimare ai due di allontanarsi. L’uomo armato lasciava cadere il cutter e cercava di togliere il machete al gioielliere ma invano, pertanto il complice visto il complicarsi della situazione faceva segno di andare via. A questo punto i due uomini uscivano dalla gioielleria.

Le precise descrizioni fornite da vittima e testimone venivano confermate dalla visione delle telecamere della gioielleria e dagli altri sistemi di video sorveglianza sia pubblici che privati. L’attenta analisi di numerose immagini acquisite da vari impianti di video sorveglianza pubblici e privati consentiva agli investigatori di risalire all’identità dei due rapinatori e di attivare una capillare rete di attività volte al loro rintraccio. La pressione esercitata sui due uomini faceva si gli stessi si presentassero presso uffici di Polizia di Giugliano per ammettere le proprie colpe alla presenza di un legale. Gli elementi di prova a supporto della ricostruzione  fornita alla Procura della Repubblica di Bologna  ha consentito al GIP dr.ssa Zavaglia di emettere l’ordinanza di misura cautelare eseguita ieri.