Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato nella città di Bologna per la repressione dell’attività di spaccio di sostanza stupefacente nella fase di emergenza dovuta alla Pandemia da Covid 19. Così proprio nell’ambito di un normale controllo di un’automobile che nel pomeriggio di sabato 5 maggio stava percorrendo via Marco Polo nei pressi del Centro Lame, i Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Bologna hanno arrestato tre soggetti italiani trovati in possesso di oltre 200 grammi di cocaina e 200 grammi di hashish, oltre ad un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza.

Un controllo casuale di una vettura con a bordo due soggetti su una strada quasi completamente deserta, ha destato sospetto nella pattuglia della Squadra Mobile – 4 Sezione Contrasto al crimine diffuso, che ha intimato l’alt al conducente. Il controllo documentale degli occupanti, due ragazzi italiani L.G.N. e V.L., e la loro giustificazione, ovvero essere andati a comprare da mangiare al Mc Donald’s, ha fatto notare un atteggiamento sospetto dei due che guardavano nervosamente proprio verso le buste del Fast food presenti in macchina. Proprio alla luce di quest’atteggiamento è stato approfondito il controllo e i sospetti dei Poliziotti sono risultati fondati, in quanto proprio nelle buste citate sono stati rinvenuti oltre 200 grammi di cocaina.

Il controllo veniva esteso all’abitazione occupata dai giovani, all’interno della quale veniva scoperta la ragazza di uno dei due, tale S.B., che alla vista degli Agenti della Polizia di Stato lanciava dal balcone di casa un cofanetto in plastica, prontamente recuperato, al cui interno vi erano ulteriori 200 grammi di hashish e delle dosi di marijuana. All’interno della stanza occupata dai giovani veniva poi rinvenuta la somma contante di 1200 euro in banconote di diverso taglio; veniva poi sequestrato anche un bilancino di precisione.

All’interno dell’abitazione, tuttavia, gli Agenti si trovavano di fronte un’ulteriore sorpresa: in violazione della normativa Anti – Covid, all’interno della casa, tutti in cucina, vi erano altre cinque persone, amici degli inquilini, non residenti, che non avevano alcun legittimo motivo per trovarsi in quell’appartamento e pertanto venivano sanzionati amministrativamente per violazione della normativa emergenziale.

Per i tre soggetti arrestati, l’Autorità Giudiziaria disponeva la traduzione in carcere in attesa della convalida da parte del GIP.