Le nuove regole e le recenti ordinanze regionali della cosiddetta “fase 2” consentono l’attività sportiva individuale all’aperto – anche all’interno di strutture e circoli sportivi, ma sempre se svolta in spazi esterni – purché attuata nel rispetto del distanziamento ed evitando il contatto fisico tra i singoli atleti, ferme restando l’indisponibilità all’utilizzo di spogliatoi, palestre, piscine.

Quali sono i suggerimenti per chi, approfittando delle nuove ordinanze e della bella stagione, decide di riprendere l’attività fisica? Ecco alcuni consigli e indicazioni da parte di Gustavo Savino, Direttore del Servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena. “Una equilibrata attività motoria è raccomandata a tutti e, siccome il periodo di lockdown nelle ultime settimane non ha consentito una pratica regolare, ciò potrebbe avere generato una condizione di disallenamento, sia per chi pratica abitualmente sport sia per chi fa anche solo qualche camminata. La ripresa deve essere pertanto graduale. Che sia a piedi o in bicicletta, è utile iniziare con passo medio, per poi eventualmente aumentare l’andatura, ricordandosi comunque di fermarsi periodicamente a riprendere fiato e prevedere la possibilità di soste. La reidratazione è fondamentale – prosegue il dottor Savino – soprattutto ora con il caldo: bisogna ricordarsi di bere e fare attenzione all’abbigliamento, evitando di vestire capi non traspiranti”.

Fuori casa vige la prescrizione di indossare le mascherine e mantenere il corretto distanziamento anche per chi fa sport. “Allenarsi fa bene, ma in sicurezza. C’è un punto da chiarire: se si tratta di fare una passeggiata, anche a passo sostenuto, in ambiente urbano o comunque potenzialmente popolato, la mascherina va sempre tenuta, perché il dispositivo protegge gli altri e noi. Occorre inoltre, a pari velocità, mantenere un distanziamento di almeno 2-3 metri. Se invece si vuole invece fare una attività più impegnativa, se si è soli e lo si fa in aree isolate, la mascherina si può togliere ma bisogna tenere presente che l’aumento della frequenza respiratoria può generare delle emissioni capaci di esporre al contagio altre persone, perciò è necessario aumentare il distanziamento. In questo caso si parla di posizionamento in scia, vale a dire davanti o dietro altri atleti: esistono studi recenti secondo i quali, se si cammina oltre i 4 km/h, il distanziamento dalle altre persone deve essere di almeno 5 metri, che diventano 10 se si corre a oltre 14 km/h. In bicicletta, il distanziamento necessario è di almeno 20 metri”.

In ogni caso è necessario rispettare le precauzioni in merito a pulizia e disinfezione, le uniche armi attualmente in grado di prevenire il contatto con il virus. “Il consiglio è quello di portare con sé una bottiglia d’acqua personale e da non condividere con nessuno, un asciugamani anch’esso personale e un buon disinfettante per le mani, ricordandosi di utilizzarlo con frequenza. Bisogna evitare la tentazione di asciugarsi con le mani il sudore ed evitare anche il contatto delle mani con la bocca e con gli occhi. Teniamo infine presente che, quando si entra in contatto con superfici comuni che possono nascondere insidie (ad esempio maniglie, manubri, muri), è necessario disinfettare le mani prima e dopo”.