Nonostante la giovane età ha evidenziato la scaltrezza degna del più navigato pusher. Per spacciare usava anche l’applicativo telegram creando “chat a tempo” che si autodistruggevano per non lasciare prove. A scoprirlo i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che nel corso delle indagini hanno ricostruito un biennio di spaccio rivolto in prevalenza a giovani in età scolare che si rivolgevano al 17enne per acquisto di marjuana ed hascisc.

Attività, quella dei militari sanpolesi, che ha permesso di accertare numerosi cessioni di droga portando alla segnalazione amministrativa quali assuntori di circa una quarantina di giovani in prevalenza minori residenti nel reggiano. La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Bologna concordando con le risultanze investigative dei carabinieri ha richiesto ed ottenuto dal GIP dello stesso tribunale la misura cautelare del collocamento in comunità a carico del giovane indagato che è stata eseguita dai carabinieri di San Polo d’Enza.

Sono stati i serrati controlli operati dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza avuto riguardo ai giovani in età scolare a portare i militari a individuare il maxi giro di compravendita di marjuana tra giovani studenti gestito principalmente dall’odierno indagato che si avvaleva degli applicativi WhatsApp e Telegram per ricevere e soddisfare le richieste dei clienti con cui si interfacciavano anche attraverso la creazione, su Telegram,  di “chat segrete” e invio di “messaggi a tempo” che si autodistruggevamo dopo pochi secondi dalla ricezione. Escamotage quelli utilizzati per non lasciare prove. Tutto nasce dal controllo di uno studente 18enne  trovato in possesso di mezzo grammo di marjuana e uno spinello già confezionato e per questo segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.

La segnalazione del giovane alla Prefettura reggiana è stato un primo step della certosina attività condotta dai carabinieri che attraverso l’analisi speditivo del suo smartphone hanno rinvenuto messaggi sull’applicativo telegram il cui contenuto in maniera abbastanza evidente rimandava all’acquisto di stupefacenti. Le attenzioni dei carabinieri di San Polo d’Enza si catalizzavano quindi sul 17enne a carico dei quali sono stati acquisti incontrovertibili elementi di responsabilità che lo vedeva aver effettuato plurime cessioni di marjuana e hascisc sia a favore del 18enne che di altri numerosi giovani in prevalenza minori. Complessivamente i militari sono risaliti a una quarantina di clienti, tutti segnalati quali assuntori, attraverso i quali i militari hanno ricostruito l’illecita attività di spaccio che andava avanti dal 2018. Tra i vari messaggi anche uno di lamentela da parte del suo cliente che lamentava la scarsa qualità non avendo “l’erba acquistata sballato nessuno”. In alcuni smartphone dei numerosi clienti i carabinieri hanno rinvenuto video che rimandavano a festini fatti con la marjuana comprata dall’odierno indagato.