Nei pressi della sede degli scout e della scuola primaria San Francesco di Scandiano, zone altamente frequentate prima dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus anche per la presenza di una ciclabile battuta da runner e camminatori, è stato scelto il luogo dove nascondere, alla luce del minor movimento legato alle restrizioni sugli spostamenti e alla chiusura della stessa sede scout e della scuola, un ingente partita di stupefacenti pari a circa un chilo di eroina.

A scoprirlo i carabinieri della Tenenza di Scandiano che al riguardo hanno avviato mirate indagini per risalire al “proprietario” della partita di droga ora sequestrata. Se nel capoluogo reggiano gli spacciatori al dettaglio usano parcheggi, pensiline delle fermate degli autobus,  aree verdi dei Parchi e aiuole condominiali come “deposito” delle dosi da spacciare evitando di portarle addosso per assicurarsi l’impunità (controllano a distanza i vari “nascondigli”, disseminati un po’ ovunque, dove al concretizzarsi dello spaccio indirizzano i vari clienti che prelevano la dose acquistata) in provincia i grossisti, come portato alla luce dai carabinieri della tenenza di Scandiano, utilizzano i cestini dei rifiuti per nascondere ingenti partite di droga evitando così di nasconderle a casa con i rischi che ciò comporta.

Questo l’inquietante quadro emerso nel corso dell’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della tenenza di Scandiano che approfondendo le segnalazioni sui movimenti sospetti registrati nelle ultime settimane nei pressi di via dell’Abate del comune scandianese hanno rinvenuto un ingente partita di droga destinata, con ogni probabilità, alla piazza reggiana. Circa un chilo di eroina era infatti custodito all’interno di un involucro sigillato con dello scotch nella parte posteriore di un cestino in cemento posto nei pressi della sede degli scout nel ratto di strada che collega via Mulino a via dell’Abbate.

Forti delle segnalazioni ricevute i carabinieri di Scandiano hanno passato al setaccio la zona in questione la cui attività ha portato all’individuazione dell’ingente partita di droga. In particolare l’attenzione dei militari si è rivolta a un involucro sigillato con dello scotch  che presentava sulla parte superiore un’apertura contenente polvere di colore marrone che sottoposta all’esame speditivo con i narcotest in dotazione è risultato essere sostanza stupefacente del tipo eroina del peso complessivo di 850 grammi.

Un’importante partita di droga appartenente, visto il quantitativo, secondo le ipotesi ora al vaglio a un grossista, allineatosi alle tecniche di occultamento dello stupefacente messo in pratica da quale anno dagli spacciatori al dettaglio nel capoluogo reggiano che preferiscono nascondigli a cielo aperto piuttosto che portare al seguito nascoste negli indumenti indossate le dosi da spacciare. In analogia ora i grossisti alle case, ritenute meno sicure per i continui controlli operati dai carabinieri, stanno optando a depositi a cielo aperto preferendo “rischiare” come il caso in specie, di perdere la partita di droga pur di assicurarsi l’impunità.

Sull’importante rinvenimento i carabinieri scandianesi hanno comunque avviato le indagini per cercare  di risalire al proprietario della partita di droga sequestrata, chiamato a rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.