Ha acquistato online una pochette Louis Vuitton che ha pagato 150 euro ma nel pacco speditole dalla venditrice anziché ritrovarsi l’accessorio acquistato si è ritrovata una rivista per natanti. Grazie ad un’inserzione esca, una carta prepagata dove ricevere i soldi e la giusta dose di sfrontatezza, dalla Lombardia una 55enne di Gallarate si è insidiata nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci trattanti la vendita di accessori d’abbigliamento per donna di varie marche  a prezzi concorrenziali.

Le trattative correvano via mail e sull’applicativo WhatsApp e quando sulla carta prepagata veniva accreditato il corrispettivo dovuto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione di quanto acquistato ma di riviste di poco valore.

Quando l’acquirente lamentava l’errore di spedizione l’astuta truffatrice spariva nel nulla. Una vera e propria boss del raggiro la 55enne lombarda scoperta dai carabinieri della stazione di Correggio che l’hanno denunciata alla Procura di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, una 54enne correggese, con l’intento di regalarsi la pochette ha risposto ad un annuncio su un sito di e-commerce acquistando una pochette marca Louis Vuitton posta in vendita a 220 euro che, dopo una trattativa andata avanti su WhatsApp  riusciva ad acquistare per 150 euro che ha versato tramite bonifico per poi scoprire di essere raggirata allorquando ha ricevuto una rivista per natanti al posto della pochette acquistata. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro la donna si è presentato ai carabinieri della stazione di Correggio formalizzando la denuncia per truffa.

Dopo una serie di riscontri tra la mail e l’utenza telefonica associata all’inserzione esca e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri correggesi catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierna indagata nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato. Per il 54enne reggiana la possibilità ora di essere ora risarciti in sede penale a conclusione dell’iter processuale mentre per la truffatrice di Gallarate  la consapevolezza di aver l’attenzione rivolta nei suoi confronti dai Carabinieri che intendo far luce sull’eventuale giro d’affari truffaldino dell’uomo che risulta aver raggirato numerose altre persone in tutt’Italia.