L’emergenza sanitaria ha concentrato l’attenzione sul tema primario della salute, ma l’improvviso venir meno di contatti e abitudini sociali, dovuto al distanziamento sociale e all’isolamento per evitare il contagio da virus, in molte persone ha creato profondo disagio.

Tra coloro che hanno sofferto maggiormente di questo lungo periodo di lockdown, ci sono sicuramente i bambini che, abituati a frequentare asili nido e scuole d’infanzia, avviati quindi in un percorso di crescita equilibrata fatto di relazioni e di esperienze quotidiane con coetanei e insegnanti, da un giorno all’altro hanno visto interrompersi bruscamente il filo dei contatti, dei piccoli giochi, dei sorrisi e delle carezze di nonni, zii e insegnanti, fondamentali veicoli per la costruzione della fiducia e dell’autonomia.

Per contrastare questo rischio di privazione prolungata, pedagogisti, educatori e atelieristi dell’area Socio educativa della cooperativa Coopselios, che operano in alcuni asili nido e scuole d’infanzia di Reggio Emilia e provincia, hanno fatto ricorso alle tecnologie digitali per dare forma ad un nuovo modo di stare insieme e condividere esperienze e giochi con i bambini di cui loro stesse per prime avvertono tanto la mancanza.

Pertanto, in linea con quanto previsto dagli orientamenti pedagogici del Ministero dell’Istruzione sui LEAD (legami educativi a distanza) per i servizi educativi a distanza è nato “Esperienze 06 by web” il progetto che ha l’obiettivo di riallacciare legami educativi a distanza tramite le tecnologie digitali. Le insegnanti si collegano dai nidi e dalle scuole d’infanzia, in assoluta sicurezza, con piccoli gruppi di bambini tramite videochiamate, della durata variabile dai 15 ai 45 minuti a seconda dell’età, due volte la settimana per ogni sezione di nido e tre volte per ogni sezione di scuola per creare attesa e continuità.

A supporto del collegamento, una telecamera a gran angolo che consente di mostrare ai bambini gli spazi conosciuti del nido e della scuola d’infanzia per trasmettere gioia e serenità, alla riscoperta di quel quotidiano che prima era scontato.

Un’esperienza interattiva che arricchisce le competenze di insegnanti e bambini i quali sono stimolati da un processo di alfabetizzazione digitale precoce che coinvolge i genitori aiutandoli, laddove ve ne fosse bisogno, a migliorare l’utilizzo di strumentazione tecnologica e accrescere conoscenze e competenze digitali.

“Il progetto Esperienze 06 by web è stato adottato nei nidi e nelle scuole d’infanzia di sette comuni della nostra provincia e ha già raggiunto circa 600 bambini con le loro famiglie con riscontri molto positivi in termini di partecipazione e qualità dell’offerta didattica – spiega Sabrina Bonaccini, direttore dell’area tecnica Socio-educativa di Coopselios – confidiamo quindi di estendere presto la proposta anche ad altri servizi 0-6 di città e provincia per aiutare le amministrazioni a mantenere vivo il sistema di relazione con i loro giovanissimi cittadini ed essere di vero supporto alle famiglie”.

Nella sola città di Reggio, il progetto Esperienze 06 by web coinvolge 350 i bambini dei nidi Aguas Claras, Airone, Linus, Arca e il nido-scuola Haiku.

In provincia la sperimentazione è iniziata nel Comune di Montecchio, presso la scuola d’infanzia Don Pasquino Borghi con 54 bambini e famiglie, a Gattatico nella scuola d’infanzia Girasole con 81 bambini e famiglie, nel Comune di Bibbiano al nido Barcolaleno con 43 bambini e famiglie e a Cavriago nella scuola d’Infanzia Le Betulle con 6 bimbi e famiglie che godono di diritti speciali. Ma il progetto è stato accolto anche dai 43 bambini e famiglie del nido Arcobaleno di Castelnovo Monti e di altri 17 bambini e famiglie del nido Il castello incantato di Baiso.

“Questo periodo storico ci presenta grandi opportunità di cambiamento profondo per costruire un nuovo modello di scuola che preveda nuove soluzioni organizzative e nuove forme di partecipazione attiva dei bambini e delle famiglie – conclude il direttore generale Raul Cavalli – la tecnologia digitale oggi ci consente di raggiungere tutti e mantenere saldo quel principio di inclusività tanto caro alla nostra Comunità”.