Controllo del territorio e approfondimenti investigativi di quanto rilevato nel corso di tale attività dai carabinieri di Gualtieri, sono alla base dell’operazione antidroga che nella giornata di ieri ha permesso di arrestare un pusher nei pressi del parcheggio di un bar della frazione Santa Vittoria. La presenza di un uomo in auto avvicinato da altra persona con cui ha velocemente effettuato uno scambio, ha permesso di ricondurre tali movimenti all’effettiva compravendita di marijuana che nella tarda serata di ieri è stata accertata dai carabinieri di Gualtieri.

Con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della locale stazione hanno infatti arrestato un disoccupato marocchino 33enne residente a Castelnovo Sotto, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della procura reggiana. All’uomo i carabinieri hanno sequestrato 1.240 euro in contanti tra cui i 600 euro appena ricevuti per la cessione 90 grammi di marijuana trovati in disponibilità del cliente, un 40enne di Novellara, a sua volta segnalato quale assuntore.

L’origine dei fatti sera poco dopo le 18.00 quando una pattuglia della stazione di Gualtieri durante l’attività di controllo del territorio nel transitare nei pressi di un bar della frazione Santa Vittoria, notavano due individui nei pressi di un auto in sosta che confabulavano scambiandosi un qualcosa per poi cercare di allontanarsi alla vista della pattuglia. I due venivano subito raggiunti e fermati venendo identificati in un 32enne di Castelnovo Sotto e un 40enne di Novellara. In disponibilità di quest’ultimo i militari rinvenivano 90 grammi di marijuana risultati essere stati acquistati dallo stesso poco attimi prima dal 33enne di Castelnovo Sotto. In disponibilità di quest’ultimo i militari rinvenivano 1.240 euro tra cui i 600 euro appena ricevuti per la vendita dei 90 grammi di marijuana. Quanto rinvenuto veniva sottoposto a sequestro mentre il 33enne alla luce della flagranza di reato di detenzione ai fini d spaccio di stupefacenti veniva tratto in arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.