A Mirandola è stata dimessa ieri dalla Pneumologia l’ultima pazienta covid positiva, una donna di 81 anni. Anche il Santa Maria Bianca diventa così covid-free, mantenendo però aree di tutela dedicata al ricovero di pazienti sospetti, che sono fondamentali in questa fase per poter rispondere a un eventuale riacutizzarsi dell’epidemia. Allo stesso modo la strategia di massima attenzione prevede l’esecuzione di tampone a coloro che vengono ricoverati.

Così, le aree covid individuate all’interno dei reparti di Pneumologia, Cardiologia e Medicina Post Acuti, rimangono al momento adibite all’isolamento di tutti i pazienti che sono ricoverati da PS, con o senza sospetto di infezione da coronavirus, in attesa dell’esito del tampone, mentre il Pronto Soccorso Covid è stato trasformato in un’area a gestione infermieristica che svolge un’ attività di supporto al PS generale, in un’ottica di garanzia dei percorsi per quei pazienti, a bassa criticità, che necessitano di assistenza, osservazione breve, o anche di eventuale isolamento, in prospettiva di dimissione o ricovero.

Il PS Generale assicura il pre-triage e la suddivisione dei percorsi diagnostici, in particolare radiologici, e indirizza i pazienti con sospetto Covid o da sottoporre a screening a seconda delle condizioni cliniche.

“E’ stato un gioco di squadra – dichiara Fabio Gilioli, direttore dell’Unità operativa di Medicina Interna che è stata tra le più coinvolte insieme alla Pneumologia – e dunque è fondamentale ringraziare tutti i medici, infermieri e OSS della Medicina e della Pneumologia che han contribuito in modo eccezionale, insieme ai servizi, agli altri specialisti chirurghi, geriatri, diabetologi che hanno reso possibile la sostenibilità del sistema nella fase dell’emergenza. Ancora i nostri donatori e le associazioni di volontariato che ci han fatto sentire la loro vicinanza, che ci hanno supportato con dispositivi di protezione, tecnologie, fondi affinché la nostra offerta di assistenza potesse essere ulteriormente potenziata. A tutti loro il grazie da parte dei professionisti del Santa Maria Bianca”.

“Colgo anche io l’occasione per ringraziare tutti i medici, infermieri, OSS, tecnici – dichiara Giuseppe Licitra, responsabile della Direzione Sanitaria di Mirandola – che hanno realizzato questo ‘grande miracolo’ con competenza, professionalità e assoluta abnegazione, anche a dispetto della fatica e delle fisiologiche difficoltà affrontate. In questa grande prova, tutti i Servizi (Tecnico, di Ingegneria Clinica, Informatico, di Fisica Sanitaria  ecc), hanno fornito una risposta rapida e risolutiva rispetto alle numerose esigenze emergenti. Spendo una parola anche per il personale amministrativo, che ha rimodulato il proprio lavoro a supporto della macchina sanitaria durante l’apice dell’emergenza e che ora è impegnato nella ripartenza delle attività ambulatoriali”.