fiera solieraLa centenaria Fiera di Soliera, prevista intorno alla festività del patrono San Giovanni Battista (24 giugno), quest’anno non si terrà e viene posticipata al 2021. La decisione definitiva, presa di comune accordo dall’amministrazione comunale, dalla Fondazione Campori e dalla Compagnia Balsamica, è frutto di un’attenta valutazione complessiva delle esigenze organizzative e di sicurezza, e segue quella che ha riguardato Arti Vive Festival.

La pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente modificato lo scenario: dopo due mesi e mezzo di lockdown, permangono misure stringenti in termini di protezione personale e distanziamento sociale. Proprio per ragioni di tutela dei propri volontari, la Compagnia Balsamica di Soliera – anima storica della manifestazione – non è in grado di partecipare, offrendo il tradizionale piatto di richiamo popolare: il Tortellone balsamico.

A queste condizioni la scelta del Comune di Soliera è quella di non snaturare le caratteristiche della Fiera, rimandandola al prossimo anno, e piuttosto lavorare a predisporre un cartellone di eventi estivi che rispettino tutte le necessarie misure di sicurezza, facendo allo stesso tempo ripartire la socialità e le occasioni di svago e incontro.

“La Fiera di Soliera”, spiega il sindaco Roberto Solomita, “è un evento talmente identitario da affondare le sue radici addirittura nell’Ottocento. La sua dimensione è quella della festa, del raduno conviviale. Nel contesto emergenziale di oggi, venuta meno perfino la possibilità di assaggiare il nostro piatto ‘iconico’, non sarebbe più Fiera, ma un’altra cosa. Allora meglio saltare un anno e lavorare alle iniziative per l‘estate, molte delle quali si terranno nella capiente piazza Lusvardi e nei parchi del capoluogo e delle frazioni”.“Non c’erano le condizioni per esserci”, aggiunge Loretta Goldoni, presidente della Compagnia Balsamica di Soliera. “In termini di sicurezza e di spazi. In più sarebbe stato snaturato un evento che è all’insegna della convivialità. Inoltre noi abbiamo volontarie e volontari un po’ in là con gli anni, molti di loro sono nonni, e oltre a trovarsi nelle fasce d’età più a rischio, giustamente non se la sentono per la sicurezza dei propri familiari. Sono però certa che ci rifaremo il prossimo anno”.