Pomeriggio movimentato, quello di domenica a Nonantola. Il tutto è iniziato con la scomparsa di una sedicenne modenese che si era allontanata da casa senza chiedere il permesso o avvertire i genitori, facendo perdere le sue tracce. Subito sono state diramate le ricerche sul territorio e la pattuglia della Stazione Carabinieri di Nonantola – anch’essa impegnata in tal senso – si è imbattuta in una rissa in un appartamento del centro da cui erano fuggiti poco prima un ragazzo ed una ragazza di cui gli astanti riuscivano a fornire le generalità. I militari hanno subito compreso che gli episodi potessero essere collegati e si sono recati nei pressi dell’abitazione del giovane per trovare il ragazzo che, in evidente stato di ubriachezza, vagava per le vie limitrofe insieme alla scomparsa.

I carabinieri, dopo aver invitato il giovane, un modenese di 19 anni ma di origini maghrebine a rientrare a casa, hanno condotto la ragazza presso la locale Stazione Carabinieri. Mentre i militari operanti erano intenti alla redazione degli atti, il giovane si presentava davanti al cancello di ingresso della caserma imprecando ed inveendo ad alta voce, suonando ripetutamente e con insistenza il campanello per riavere la sua fidanzatina. Vedendola andare via con la macchina dei Carabinieri che la stavano riaccompagnando a Modena, ha iniziato a dare in escandescenza e, dopo essersi abbassato i pantaloni, ha urinato davanti al cancello di ingresso della caserma, in segno di spregio. Non contento di ciò, ha scavalcato il muro di recinzione e iniziato a prendere a calci, pugne e spallate il portone. Prontamente bloccato dagli ulteriori militari inviati in supporto dalla Centrale Operativa di Modena, nonostante le manette, ha continuato ad insultare violentemente gli operatori, sputando ad uno di loro e pestandogli il piede. Posto agli arresti domiciliari, in sede di direttissima, l’indomani il giovane è stato destinatario del provvedimento dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.