Largo alle bici, ma anche ai monopattini e in generale ai mezzi elettrici: è la filosofia della “Rete della Mobilità d’Emergenza”, il piano d’azione per garantire la massima sicurezza a ciclisti, monopattini e pedoni. Tanti gli interventi entro l’apertura delle scuole (questi i tempi nelle intenzioni): saranno costruiti circa due nuovi chilometri di piste ciclabili vere e proprie, e altri 20 chilometri saranno “tracciati” in strade ordinarie, con segnaletica verticale e orizzontale; quest’ultima comprenderà anche spazi dedicati negli incroci con semaforo, davanti alla linea d’arresto, per consentire ai ciclisti di ripartire prima delle auto ferme dietro di loro: sono chiamate “case avanzate”, e saranno 22. Si tratta di un incremento del 40 per cento rispetto all’attuale rete di piste destinate alle due ruote, da 55 a 77 chilometri.

E nei tratti di strade urbane dove non sarà possibile disegnare nuove piste il limite di velocità sarà abbassato a 30 km. orari. Saranno poi incrementati i contributi per la mobilità sostenibile: la somma salirà a 125mila euro, fra fondi comunali e regionali, e comprenderà anche la sperimentazione (fino al 31 dicembre) di un incentivo all’uso della bicicletta per il tragitto casa-lavoro, pagando 0,20€ al km. (da conteggiare attraverso un’applicazione). Saranno poi collocate 100 rastrelliere di nuova generazione (200 posti).

Il piano, presentato oggi in conferenza stampa dal Sindaco Alberto Bellelli con gli assessori Marco Truzzi (Lavori Pubblici) e Mariella Lugli (Sicurezza), e il Commissario della Polizia Locale Davide Golfieri, è dovuto ad alcune constatazioni: innanzitutto la ridotta capacità del trasporto pubblico causa i protocolli anti-Covid, con il conseguente aumento di veicoli privati; poi il fatto che nel 2019 quasi un incidente su quattro (su 513 totali) ha coinvolto pedoni e ciclisti, e quattro delle cinque persone vittime di incidenti mortali erano pedoni o ciclisti; infine in tutt’Italia aumentano bici e monopattini e a Carpi, considerando solo quelli elettrici, in due settimane le richieste di contributi hanno superato il totale del 2019 (85, delle quali 31 per monopattini e 50 per bici a pedalata assistita).

«Sono soluzioni emergenziali destinate a diventare permanenti – ha sottolineato Bellelli – un piano dietro cui sta una profonda riflessione, di respiro europeo e di spirito nordico: poche città delle nostra dimensioni hanno mai preso decisioni del genere, ma la situazione laboratoriale causata dal Covid ci consente di accelerare i tempi, nel solco di un lavoro iniziato dalle Giunte precedenti».

L’assessore Truzzi ha affermato: «Certo, non si può fare in un’estate quello che in Nord Europa fanno da decenni, ma qui è necessario un salto di livello, e questo piano da circa 250mila euro è l’inizio. Dobbiamo dare risposta a una mobilità che è già cambiata nei fatti».