Ha pubblicato su un sito di annunci la vendita di un camper acquistato qualche settimana prima con un assegno circolare falso. All’annuncio hanno riposto i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia, che fingendosi interessati all’acquisto sono riusciti ad ottenere un incontro con l’inserzionista nel parcheggio del cimitero della frazione San Rocco di Guastalla, nella bassa reggiana. Si sono presentati fingendosi comuni cittadini con tanto di auto civetta. Quando hanno avuto certezza che il camper posto in vendita, oltre ad essere fisicamente presente, era quello provento della truffa si sono qualificati procedendo al sequestro del mezzo in esecuzione di apposito decreto emesso dalla Procura della repubblica di Varese, nella cui provincia a fine maggio il camper era stato acquistato con la consegna di un assegno circolare falso.

Questa la premessa della vicenda che ha visto i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia denunciare alla competente Procura con l’accusa di ricettazione un 40enne operaio incensurato di Brescello, presentato alla guida del camper all’incontro preventivamente concordato. Tutto ha avuto inizio alla fine del mese di maggio del corrente anno quando un 50enne di Brugherio concludeva la vendita del proprio camper a dei soggetti per l’importo di 23.000 euro che gli venivano corrisposti con un assegno circolare apparentemente regolare; quindi il passaggio di proprietà. Il 50enne si accorgeva di essere rimasto vittima di una truffa solo quando, posto all’incasso il titolo, apprendeva che lo stesso non era esigibile in quanto falso. I carabinieri di Brughiero, a cui il 50enne sporgeva denuncia, oltre a individuare i truffatori nel corso delle indagini accertavano che il camper “truffato” era stato posto in vendita a 23.000 euro su di un sito da un inserzionista che oltre al numero di telefono indicava come sede di vendita la provincia di Reggio Emilia. Ottenuto il decreto di sequestro dalla Procura di Varese i militari di Brughiero interessavano i colleghi della sezione operativa che avviavano le indagini.

Al fine di verificare l’effettivo possesso del camper in questione i militari tramite l’utenza pubblicata nell’inserzione contattavano il venditore mostrandosi interessati all’acquisto del camper. Per rendere più appetibile l’incontro il Maresciallo, spacciatosi per operaio, riferiva di voler pagare in contanti ottenendo anche uno sconto di 500 euro. All’incontro, fissato nel parcheggio del cimitero della frazione San Rocco di Guastalla, i carabinieri avuta certezza dell’effettiva presenza del camper truffato si qualificavano dando esecuzione al sequestro. Il venditore identificato in un 40enne brescellese veniva denunciato.