Ha suscitato unanime cordoglio, in città, la notizia della scomparsa di Enrico Silingardi. Classe 1931, presidente e fondatore della odierna Sil Ceramiche, Silingardi era uno di quelli che il luogo comune definirebbe uno dei pionieri del distretto ceramico avendone attraversato (e in un certo senso guidato) la crescita, già dal 1955, grazie ad intuizioni che ne fecero la fortuna senza alterarne il tratto umano.

Un imprenditore – altro luogo comune, i lettori perdoneranno – di altri tempi, che si era fatto da solo, lavoratore instancabile ed entusiasta, legatissimo alla Sassuolo del ‘viale’, dove abitava, e a quella del ‘villaggio artigiano’ che si stende su via Radici in Piano, dove oggi ha sede la sua azienda. Alla cui guida restano i tre figli Carlo, Massimo e Luca. Le esequie dell’imprenditore, che lascia anche la moglie Valeria e uno stuolo di nipoti, si svolgeranno lunedi in forma privata, ma la salma sarà esposta oggi dalle 17 presso la Chiesa delle Carandine, di fianco al Duomo di San Giorgio, dove stasera e domani (alle 20) verrà recitato il rosario.

“Ci ha lasciato uno dei protagonisti della storia recente del nostro distretto: un grande imprenditore che negli anni cinquanta ha saputo scommettere sull’evoluzione del mercato ceramico, investendo risorse, tempo ed energie per trasformare un piccolo magazzino in una grande azienda, oggi conosciuta in tutto il mondo”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ricorda Enrico Silingardi.

“Un uomo legato alle tradizioni della nostra terra ma con un’incredibile visione del futuro da cui – prosegue il Sindaco – tutti noi abbiamo imparato tanto. Alla famiglia, ai tanti amici che lascia, vanno le più sincere condoglianze a nome della Giunta e dell’intera città di Sassuolo”