Non solo il prezzo era vantaggioso, ma quando è stato contattato da una 48enne reggiana dichiaratasi interessata all’iPhone 7 Plus da 256 GB, per chiudere l’affare e senza alcuna richiesta gli ha riferito che al posto dei 300 euro richiesti nell’inserzione gli avrebbe praticato uno sconto di 30 euro. Per tranquillizzare l’acquirente che aveva provveduto a versare i 270 euro richiesti sulla sua postepay, le ha inoltre inviato su WhatsApp la foto del pacco con il numero di spedizione che stava inviando usando la modalità GLS 48 ore opzione questa, a detta del truffatore, che però comportava un esborso di ulteriori 20 euro, che tuttavia la donna non versava.

Al  fine di avere informazioni sulla spedizione si recava presso l’ufficio postale fornendo il relativo codice di spedizione, ricevendo informazione si trattava di un pacco ordinario, quindi non tracciabile. Contattato nuovamente il venditore, quest’ultimo tergiversava riferendo alla donna che vi era un errore dell’ufficio postale e richiedendo sfacciatamente il pagamento della spedizione, cosa che la donna non faceva. Per tranquillizzare l’acquirente il truffatore le inviava addirittura la foto generica di un carabiniere, riferendo essere lui e pertanto di stare tranquilla che il pacco gli sarebbe arrivato. In effetti il pacco alla donna è arrivato: conteneva la scatola di un telefono cellulare marca Samsung modello Galaxy SIII nero e risultata essere vuota.

Materializzato con certezza di essere rimasta vittima di una truffa e non riuscendo più a contattare il venditore, la malcapitata reggiana si è presentata ai carabinieri della stazione di Montecchio Emilia formalizzando la denuncia. Dopo una serie di riscontri  i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative all’indirizzo di un 29enne di origini napoletane e residente a Castellanza, in provincia di Varese nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi veniva quindi denunciato.