Evidentemente condizionato dall’eccesso di alcool, per due volte uno scandianese 42enne che gestisce un’attività in appennino, si è recato in un bar di Collagna dove ha creato un tale scompiglio da costringere i clienti ad allontanarsi per evitare più gravi conseguenze.

Il primo episodio si è verificato alla fine del mese di giugno. Poco dopo la mezzanotte lo scandianese è entrato nell’esercizio pubblico iniziando, senza motivo, ad offendere i clienti e a lanciare per terra quello che gli capitava tra le mani. Dopo qualche giorno, l’uomo si è ripresentato nel locale, questa volta accusando il gestore di averlo denunciato ai Carabinieri per quanto era accaduto la domenica precedente, ricreando lo stesso scompiglio della volta precedente. Di nuovo ingiurie ed offese a tutti i presenti, bicchieri e sedie lanciate per terra, sino a minacciare di morte il titolare del bar e colpire con un cavo elettrico la moglie di questo, che era intervenuta in soccorso del marito, dopo averla apostrofata con indicibili epiteti. È toccato ai Carabinieri della Stazione locale, intervenuti in entrambi i casi, ricostruire i fatti e raccogliere le denunce delle persone rimaste vittime delle aggressioni dello scandianese.

Ieri, concluse le indagini supportata anche da un video girato da un cliente che i militari hanno acquisito ai loro atti, i gli uomini dell’Arma hanno formalizzato a carico dell’uomo una segnalazione in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, dinanzi alla quale dovrà ora rispondere dei reato di percosse, violenza privata, minaccia aggravata, disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Il 42enne è stato anche contravvenzionato per il reato di ubriachezza.