Un solido patto per la gestione e la valorizzazione della Via della Lana e della Seta, 130 chilometri da Prato a Bologna, è stato stretto stamani a Montepiano dal Comune di Prato, dalla Città metropolitana di Bologna, dalle Unioni dei Comuni della Val di Bisenzio e dell’Appennino bolognese, dai Comuni di Sasso Marconi e di Casalecchio di Reno. Ad accogliere gli amministratori nel Giardino del Sole il sindaco di Vernio Giovanni Morganti insieme a quello di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri (presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese), che da sempre hanno creduto nella forza del progetto, nato dall’idea del camminatore Vito Paticchia.

A firmare la convenzione Matteo Lepore, presidente della Destinazione Turistica della Città metropolitana di Bologna, Lorenzo Marchi, assessore al Turismo del Comune di Prato, Primo Bosi per l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi, Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno. Sono intervenuti anche sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, e il  sindaco di Camugnano, Marco Masinara.

La Via della Lana e della Seta, che percorre l’Appennino Tosco Emiliano in sei tappe, è una recente scoperta già molto frequentata. Si calcola che siano stati oltre duemila i camminatori che si sono mossi tra Prato e Bologna.

L’impegno – come hanno spiegato i firmatari – adesso è quello di mettere gambe a un progetto di sviluppo che si occupi di aumentare il numero dei camminatori lungo il percorso, potenziare il coinvolgimento degli operatori economici, potenziare e promuovere il prodotto turistico, creando sinergie tra la Toscana e l’Emilia Romagna. Nel 2020, in particolare, si punta sulla comunicazione e la promozione (anche con un nuovo sito). Sul piatto, intanto, per sviluppare le diverse azioni ci sono risorse per circa 50 mila euro (20 mila messe a disposizione dalla Città metropolitana di Bologna e 15 mila dal Comune di Prato).

 

“È una giornata importante. Adesso dalla sperimentazione si passa a un progetto concreto., ha sottolineato Morganti.

“È un progetto che sta crescendo grazie al contributo di tanti e a un forte spirito di collaborazione”, ha messo in evidenza Maurizio Fabbri ricordando il forte impegno anche delle sezioni CAI di Prato e di Bologna, oltre che del Circolo I risorti di Prato.

“I cammini sono infrastrutture che, al pari di ponti e strade, hanno potenzialità di sviluppo economico e sociale molto rilevanti, per questo la Città metropolitana di Bologna sostiene questo progetto con determinazione”, ha sottolineato Matteo Lepore.

“Dalla crisi di questi mesi usciremo soltanto tutti insieme. Questo è un progetto condiviso su cui siamo impegnati con convinzione perché guarda al futuro in prospettiva turistica economica e culturale – ha messo in evidenza Lorenzo Marchi – i risultati ci danno ragione, la Via della Lana e della Seta è una vera opportunità per il turismo in Val di Bisenzio”.