“Sputare su Norma medaglia d’oro, della vostra ignoranza ennesimo capolavoro” è la frase con la quale Fratelli d’Italia ha partecipato ad un flashmob in piazza Calcagnini per manifestare il proprio dissenso verso le dichiarazioni del Partito Democratico nel pubblico consesso formiginese.

“Quello che è avvenuto a Formigine va oltre la vergogna, il Consiglio Comunale con la maggioranza del Partito Democratico ha bocciato la richiesta di intitolare un parco a Norma Cossetto, giovane istriana violentata, uccisa ed infoibata dai partigiani comunisti titini – commenta il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo – dispiace che ci siano ancora dei rigurgiti di un antifascismo che non ha assolutamente più motivo d’essere da parte di alcune associazioni come l’ANPI e l’ARCI. Purtroppo, Formigine è rimasta indietro cosa che per fortuna non è accaduta in tutta la provincia infatti grazie alle proposte delle opposizioni sia Carpi che Modena avranno una via intitolata a Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al valore, è incredibile come il Partito Democratico in maniera difforme nella provincia di Modena non riesca a trovare pace con se stesso e ad avere finalmente una visione della Storia italiana univoca”.

Dal 2004 quando venne istituita la Giornata del Ricordo, anche se in modo estremamente
difficoltoso, sono stati fatti alcuni passi -incalza il coordinatore provinciale di FdI Ferdinando
Pulitanò – la scelta della maggioranza nel Consiglio Comunale formiginese è senza alcun dubbio una decisione politica in controtendenza con quanto sta accadendo in numerose realtà della provincia a guida PD. Il solco è stato tracciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando definì in modo categorico i massacri in terre d’Istria, Fiume e Dalmazia come un genocidio a danno degli Italiani, una vera e propria pulizia etnica in quelle terre, motivata dall’avvento del regime comunista. Auspichiamo pertanto in una marcia indietro da parte del Partito Democratico locale al fine di promuovere un lavoro congiunto per ricordare pagine di storia da troppo tempo cancellate”.

“Ho nuovamente ricevuto vili attacchi personalistici da parte di una maggioranza che utilizza il Consiglio Comunale per non entrare nel merito sul parco di Casinalbo e fare revisionismo storico e poi, soltanto a mezzo stampa, cerca di raddrizzare il tiro delle proprie dichiarazioni sfociando in provocazioni che lasciano il tempo che trovano – interviene Marina Messori Consigliere Comunale di Formigine – hanno definito Norma Cossetto una figura controversa quasi come se le terribili violenze da lei subite fossero la giusta conseguenza per la figlia di un Dirigente Locale del Partito Fascista. Hanno parlato di Foibe come invenzione del fascismo e di violenze giustificate da quanto accaduto a fine Ottocento, un tentativo di giustificazione e negazionismo che infanga la memoria di
migliaia di connazionali barbaramente uccisi con l’unica colpa di essere italiani ed altrettanti esuli costretti ad abbandonare la propria terra ed accolti in Emilia-Romagna con latte rovesciato sui binari perché indegni di ricevere aiuto”.