Super lavoro anche ad agosto per l’attività di trapianto. Dal 15 agosto ad oggi al Policlinico di S. Orsola sono stati eseguiti 19 trapianti: 2 di cuore, 1 trapianto di doppio polmone, 6 trapianti di fegato, 5 trapianti di rene singolo e 4 trapianti di doppio rene in un unico ricevente, 1 trapianto di rene da donatore vivente, in cui la generosità di una moglie ha permesso al marito di poter fare il trapianto.

Tra i trapianti eseguiti, ci sono stati anche un trapianto di fegato e un doppio trapianto di rene da donatore a cuore non battente, un tipo di donazione molto complessa che necessita di un intenso lavoro da parte dei rianimatori delle terapie intensive e trattamenti particolari per aiutare la ripresa funzionale degli organi dopo l’intervento.

Uno sforzo che il Policlinico compie quotidianamente per cercare di ampliare sempre più il numero di organi disponibili.

Alcuni dei pazienti trapiantati erano molto gravi e a rischio di perdere la vita durante l’attesa.

Essere riusciti nell’intervento assume un valore ancora maggiore. Risultati importanti che si possono ottenere solo grazie all’impegno e all’organizzazione di chirurghi, anestesisti, nefrologi, epatologi cardiologi e infermieri. Ma tutto questo non sarebbe sufficiente se non ci fosse stata a monte la scelta generosa delle famiglie dei donatori, l’intensa attività di coordinamento del Centro Riferimento Trapianti e il lavoro eseguito nelle sedi donative della nostra regione (Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale di eParma, Ospedale di Baggiovara e di Reggio Emilia).

Pur con le complessità legate al COVID, ancora lontano dall’essere debellato, si continua a dare speranza a pazienti in attesa di trapianto. Per potere procedere con questa intensità sono stati messi a punto protocolli molto rigidi che prevedono controlli serrati per garantire la sicurezza delle procedure durante tutto il percorso del trapianto.

Nonostante il Covid per la maggior parte degli organi l’attività di trapianto del 2020 è in linea con quella del 2019: