ROMA (ITALPRESS) – Il 23 settembre la Commissione europea presenterà il nuovo patto su immigrazione e asilo. “Ci aspettiamo un cambio di passo e il Parlamento europeo è già al lavoro: vuol dire che le istituzioni europee si stanno ponendo il problema, anche se i Governi diranno di no, le istituzioni europee stanno dicendo di sì”, ha affermato il presidente del Parlamento Europeo ad Assisi, intervenendo alla Scuola politica della Rosa Bianca sul tema del Mediterraneo.
Per Sassoli una politica comune sull’immigrazione e sull’asilo è nell’interesse di tutti: “Con la pandemia abbiamo capito quanto non siamo autosufficienti, quanto i nostri Paesi dell’Unione non avrebbero possibilità di sviluppare soluzioni rispetto a dinamiche globali che entrano in casa senza bussare. Così siamo riusciti a far tornare a parlare di Mediterraneo il Parlamento Europeo, stiamo tornando a parlare di noi stessi: è uno degli effetti della nuova crisi e del cambio di passo che impone”.
“Siamo riusciti ad avere una risposta comune con risorse importanti perchè tutti hanno capito che da soli non erano autosufficienti – ha aggiunto -: e questa consapevolezza ha prodotto un punto di svolta. La stessa cosa vale per l’immigrazione: la convenienza accorcia le distanze. Perchè la difesa di 1200 km di frontiera della Finlandia con la Russia riguarda l’Italia, così come il problema dell’immigrazione deve essere considerato un problema per i cittadini finlandesi – ha detto ancora il presidente dell’Europarlamento -. Abbiamo bisogno di una politica delle migrazioni europea: come potremmo continuare a dichiararci difensori della dignità delle persone se con tutti i governi europei non avessimo questa capacità di esprimere una politica comune su un fenomeno che bussa alle nostre porte ma ha dimensioni globali, e riguarda il nostro modello economico e di sviluppo”.
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