“L’incontro del Tavolo Regionale di Salvaguardia Occupazionale per la Goldoni di Carpi, svoltosi oggi, 1 settembre, a pochi giorni dalla scadenza della presentazione del piano concordatario da parte della proprietà cinese, previsto per il 14 settembre, ha confermato tutte le preoccupazioni della vigilia” – affermano RSU Goldoni e Fiom/Cgil Modena.

“L’incontro convocato dal Assessorato alle Attività Produttive della Regione, con la presenza dei Sindaci di Carpi e Rio Saliceto, dei vertici aziendali della Goldoni e dei consulenti, di Confindustria Emilia Centrale, del Commissario della procedura, delle Rsu aziendali e delle Organizzazioni Sindacali.

Le rappresentanze sindacali e le Istituzioni hanno fortemente incalzato la proprietà cinese di Arbos Group, di cui fa parte la Goldoni, a sua volta parte del colosso Lovol Arbos Group, chiedendo il rispetto di quanto annunciato dalla stessa proprietà ne precedenti incontri, ovvero, la presentazione di un piano industriale legato ad un concordato in continuità.

Le risposte pervenute non hanno assolutamente chiarito le reali intenzioni della proprietà, che si è dimostrata  evasiva su punti dati per acquisiti negli incontri precedenti, aumentando in questo modo gli elementi di preoccupazione e rendendo evidente che le decisioni sulle sorti del gruppo vengono prese direttamente dalla casa madre Lovol Arbos Group.

Alla luce di questi elementi, l’incontro è stato aggiornato a breve termine, con la richiesta della presenza dei vertici di Lovol Arbos Group.

In attesa degli sviluppi sulle richieste avanzate dalle Istituzioni e dalle Organizzazioni Sindacali alla proprietà cinese – concludono RSU Goldoni e Fiom/Cgil Modena – nella giornata di domani, 2 settembre, si svolgeranno le assemblee in azienda per decidere con le lavoratrici ed ai lavoratori come affrontare la prosecuzione della vertenza”.

(immagini d’archivio)