Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli interviene, insieme all’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico

Quest’anno la campanella di inizio dell’anno scolastico ha un valore particolare. Non segna solo l’avvio delle lezioni, rappresenta il ritorno a una socialità più piena.

È ancora presto per parlare di normalità, viviamo una fase di convivenza con il virus che ha bisogno ancora di mascherine, di igienizzanti, di distanziamento. Sono le cautele che dobbiamo osservare con responsabilità per la sicurezza di tutti. Il Covid 19 è ancora tra di noi e non dobbiamo sottovalutarlo.

Però, grazie all’osservanza di queste cautele e al lavoro sviluppato nel corso dell’estate per adeguare gli spazi negli edifici scolastici e trovare nuove sistemazioni, siamo in grado di ripartire. Ci dovrà essere una collaborazione forte tra le istituzioni, gli operatori della scuola, le famiglie e gli studenti, ma sappiamo che possiamo farcela.

Non mancheranno le difficoltà, le affronteremo insieme.

Asili nido e scuole d’infanzia comunali a Modena hanno aperto due settimane fa ed è stato bello vedere la gioia negli occhi dei bambini, dei loro genitori, delle insegnanti e di tutte le operatrici scolastiche.

Sarà la stessa gioia che vedremo lunedì negli occhi che, all’ingresso delle scuole, spunteranno dalle mascherine dei bambini delle primarie, dei ragazzi delle medie e delle superiori. Così come dei loro insegnanti che in queste settimane hanno messo a punto nuove modalità per le lezioni in classe. Perché è importante tornare a fare lezione in classe.

L’esperienza della didattica on line è stata preziosa durante il lockdown e potrà essere valorizzata e diventare sempre più un elemento integrativo utile nel percorso scolastico. Ma la scuola, a ogni età, pur in modi diversi, ha bisogno anche di relazioni e rapporti diretti, di dialogo, di lavorare in gruppo… di crescere insieme. E questo non possiamo farlo solo attraverso lo schermo di un computer.

A tutti coloro che finalmente tornano a scuola, quindi, rivolgo un caloroso “in bocca al lupo”.

Ragazze e ragazzi, sappiate cogliere fino in fondo questa opportunità. Non sprecatela.

Nei mesi scorsi, quando il virus vi ha tolto la scuola, le relazioni, il rapporto con gli amici, le gioie e le delusioni che si incrociano tra i banchi, avete capito quanto preziosi sono questi anni della vostra crescita, per le donne e gli uomini che diventerete.