I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, a conclusione di un’indagine di polizia giudiziaria, diretta dalla Procura della Repubblica felsinea nella persona del Dottor Domenico Ambrosino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Bologna. L’attivita’ investigativa che ha portato all’individuazione ed al successivo arresto di tre persone di origine sinti, domiciliati in citta’, nasce a seguito da denuncia presentata da una signora che, nel periodo del lockdown aveva subito il furto del bancomat e la sottrazione del codice pin.

L’anziana signora aveva segnalato di essere stata avvicinata da una donna, la quale, carpendo la sua fiducia, appalesandosi come la sostituta del suo medico curante, riusciva a sottrarre sia la carta bancomat che il relativo codice pin.

I finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, ricevuta la denuncia della vittima, hanno aiutato la signora a bloccare immediatamente la carta trafugata con la quale, nel frattempo, erano stati gia’ effettuati tre prelievi bancomat per 1.800 euro.
L’indagine svolta dalle Fiamme Gialle attraverso l’acquisizione dei filmati delle telecamere di sorveglianza ed altre attivita’ di natura investigativa, ha permesso di individuare i tre autori del reato, gia’ noti alle forze dell’ordine per avere commesso, gia’ in passato, reati della stessa natura sia in citta’ che in altre zone della regione, sempre nei confronti di persone anziane e utilizzando il medesimo metodo di sostituirsi al medico curante.