Roberto Fabbriciani (foto L. Botteon)

Domani, martedì 13 ottobre ore 20.30, all’Oratorio di San Filippo Neri, un nuovo appuntamento della rassegna IL NUOVO L’ANTICO di Bologna Festival. Nel programma Nono / Monteverdi si ascoltano Das atmende Klarsein di Luigi Nono e la Messa a 4 voci di Claudio Monteverdi, i lavori di due compositori legati a doppio filo alla città di Venezia: Nono vi è nato e vissuto per tutta la sua vita (1924 – 1990); Monteverdi (1567 – 1643), tre secoli prima, per oltre trent’anni, aveva prestato servizio come maestro di cappella presso la Basilica di San Marco. In Das atmende Klarsein il flauto basso di Roberto Fabbriciani (foto) dialoga con un ottetto di voci e i live electronics di Alvise Vidolin.

«Chiarezza che respira, … ‘pneuma che percorre il metallo…’, e ad ogni istante determina e suscita nuove possibilità, esaltando il rapporto tra l’esecutore che propone e il compositore che sceglie creando nuove dinamiche, nuovi ascolti, nuove qualità. Un fantastico possibile fatto di suoni puri, percussioni digitali, battiti creaturali in una continua ricerca priva di certezze…». Sono le parole con cui Roberto Fabbriciani, primo interprete al Maggio Musicale del 1981, ha descritto l’opera che Luigi Nono destinò al suo strumento.

L’ensemble La Stagione Armonica, sotto la direzione di Sergio Balestracci, è impegnato anche nel secondo brano in programma, quella Messa a 4 voci da cappella contenuta nella raccolta Selva Morale e spirituale, autentico caleidoscopio di stili diversi del 1640. Le linee del canto della Messa sono quadripartite e sfruttano in continuazione l’energia della polifonia e le potenzialità dello spazio; in tal senso Monteverdi fu un maestro della regia del suono, capace di piegare le voci degli esecutori alle esigenze dello spazio.

Il concerto verrà trasmesso in differita da RAI Radio3.

Informazioni: Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it