Continua il confronto nazionale tra i sindacati agroalimentari Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e le 7 associazioni dell’industria alimentare che ancora non hanno firmato il Contratto Nazionale del 31 luglio 2020. La mobilitazione viene dunque sospesa e lo sciopero, precedentemente proclamato per il 9 novembre, viene quindi spostato al 16 novembre per concedere ancora qualche giorno di trattativa. I settori coinvolti in questa sospensione sono quelli afferenti alle associazioni Anicav (conserve vegetali), Assalzoo (alimenti zootecnici), Assobibe (bibite), Assolatte (lattiero-caseario), Italmopa (mulini), Federvini (vini, liquori e aceti).

Rimane invece in corso il blocco degli straordinari solo per Assocarni e le aziende non firmatarie afferenti al settore. Assocarni è infatti l’associazione che ancora respinge un confronto volto al riconoscimento del Contratto Nazionale del 31 luglio 2020, ma che in provincia di Modena riguarda importanti realtà quali il Gruppo Inalca (Inalca di Castelvetro con l’appalto interno Gescar e Fiorani di Castelnuovo Rangone) e il Gruppo Levoni (Alcar Uno con l’appalto interno Steer Disosso di Castelnuovo Rangone e Globalcarni di Spilamberto), ma anche altre imprese come la Suincom di Castelvetro.

“Lo spostamento dello sciopero è sicuramente un atto di responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali – dichiara Marco Bottura della Flai/Cgil di Modena – Auspichiamo che il segnale sia colto dalle controparti industriali e che le trattative in corso portino alla firma di un Contratto Nazionale unico per tutti i lavoratori del settore”.