Adeguarsi alle novità legislative e giurisprudenziali degli ultimi anni, a partire dalla nuova normativa europea in materia di privacy e dalle disposizioni nazionali in materia di trasparenza e pubblicità degli atti, e alle pronunce dell’Autorità garante della privacy. È ciò che prevede la delibera di modifica al Regolamento comunale per l’accesso agli atti, ai documenti e alle informazioni e per la tutela dei dati personali del Comune di Modena approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 17 dicembre.

L’aggiornamento del Regolamento “non è solo un atto dovuto – ha detto l’assessore agli Affari istituzionali Gianpietro Cavazza presentando in aula il documento – ma anche un’opportunità da cogliere nell’ottica di tutelare il Comune sul rispetto delle normative sulla privacy, un campo sempre più sensibile e oggetto di verifiche e controlli da parte dei soggetti incaricati”.
Il Regolamento, che risale al 1999, era stato modificato per l’ultima volta nel 2006. L’attuale aggiornamento, che entrerà in vigore nel mese di maggio dell’anno prossimo, introduce i nuovi riferimenti sulla tutela della privacy recependo le indicazioni del Regolamento europeo 2016/679, il cosiddetto ‘Gdpr’, e le modifiche apportate dal legislatore al Codice in materia di protezione dei dati personali; inoltre, riformula il ruolo e le competenze del responsabile del trattamento dei dati personali nell’organizzazione dell’Ente e introduce la figura del responsabile per la protezione dei dati.
Le variazioni al documento permettono anche di conciliare, nell’ottica della correttezza e della trasparenza nei confronti dei cittadini, le disposizioni in materia di accesso e di tutela della riservatezza con i principi di pubblicità e trasparenza degli atti e dei documenti della pubblica amministrazione, sanciti dal decreto legislativo 33 del 2013. Anche dopo che è terminato il periodo di quindici giorni previsto dalla legge per la pubblicazione sull’albo pretorio del Comune delle delibere di giunta e di Consiglio, esteso, con questo Regolamento, anche alle determinazioni dirigenziali, l’accesso integrale agli atti e ai documenti viene garantito all’apparato politico-istituzionale (consiglieri e assessori) per la durata del mandato, mentre il diritto all’informazione viene assicurato ai cittadini attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale di tutti gli atti che incidono sull’organizzazione, le funzioni, gli obbiettivi, i procedimenti dell’Ente; degli atti a rilevanza esterna adottati da organi individuali del Comune; delle relazioni e dei rapporti sullo stato dell’ambiente e dei suoi elementi.
“L’adeguamento normativo – ha osservato l’assessore Cavazza – offre l’opportunità al Comune di Modena di ribadire la scelta di tenere uniti, in un unico Regolamento, due diritti fondamentali dei cittadini: il diritto di accesso e il diritto alla riservatezza, che devono essere considerati non potenzialmente in conflitto fra loro, ma come diritti che devono essere sempre contemperati e garantiti nel modo più ampio possibile, ponendo attenzione anche alla tutela del diritto all’oblio, tema molto sensibile e sentito nella nostra epoca digitale e interconnessa in cui le informazioni, sia quelle vere sia le ‘fake news’, rimangono accessibili nel tempo tramite internet”.
In sede di dichiarazione di voto, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha annunciato il voto favorevole “visto che questo aggiornamento è dovuto all’adeguamento normativo. È importante che non siano modificate le prerogative per consiglieri comunali e cittadini per accedere agli atti”.
Anche Marco Forghieri (Pd) ha sottolineato la necessità di “allineare il Regolamento comunale al Gdpr. È una normativa importante sul trattamento dei dati personali che, tra l’altro, introduce sanzioni per i soggetti che non si adeguano, in Italia così come nei Paesi europei”.