Un viaggio nel tempo, attraverso le immagini, tra borghi storici, case sparse, edifici rurali e religiosi, per documentare i cambiamenti e ma soprattutto il valore di un patrimonio architettonico che è parte integrante dell’identità dell’Appennino modenese. Lo propone il terzo volume della collana “Rifotografare – Insediamenti storici e beni culturali 40 anni dopo” dedicato al territorio dei comuni di Lama Mocogno e Polinago, curato e realizzato dalla Provincia di Modena, nell’ambito delle competenze connesse alla pianificazione territoriale anche a supporto dei Comuni, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, edito da Anniversary Books ed è in vendita nelle librerie (prezzo di copertina 25 euro).

Il volume conclude l’ampia ricognizione realizzata dalla Provincia sugli insediamenti storici, i borghi e le case sparse iniziata con l’indagine sui territori di Palagano e Prignano sulla Secchia e continuata con il volume sui comuni di Frassinoro e Montefiorino nel corso dell’anno 2018.

Anche questo volume mette a confronto le immagini del passato con quelle di oggi: quasi due mila immagini per documentare i cambiamenti di questi ultimi anni di 189 località del bacino del torrente Rossenna.

Curato da Antonella Manicardi e Maria Giulia Messori, il volume prende atto dell’esistenza di un patrimonio diffuso di grande interesse ancora da valorizzare con significativi esempi positivi di recupero e conservazione, anche se, sottolineano le curatrici, diversi insediamenti civili, non tutelati, come rilevato anche nelle ricerche su altre aree dell’Appennino, hanno subito mutamenti non sempre rispettosi della storia e della tradizione.

Nel comune di Lama Mocogno sono state indagate 92 località, tra le quali spicca Pianorso, la più ampia dal punto di vista territoriale e la più ricca di testimonianze, tra cui spicca il borgo della Casarola, tra gli esempi più riusciti di recupero rispettoso della storia degli edifici; a Polinago sono state censite 97 località, tra cui emergono i nuclei fortificati di Brandola e Gombola, tuttora di grande rilievo storico e architettonico.

A consuntivo dei tre volumi sono stati rifotografati circa 390 tra insediamenti e case sparse, distribuiti su circa 400 chilometri di Appennino, da quote collinari fino ai 1525 dell’Alpe di San Pellegrino a Frassinoro.

Sono state scattate oltre 16 mila fotografie, ne sono state selezionate oltre quattro mila tra vecchie e nuove, all’interno delle 900 pagine che compongono i tre volumi, con testi didascalici a commenti.