Come ogni Natale, ci ritroviamo ad interrogarci sul senso profondo di questo momento, che tocca le nostre vite e ci mette difronte al significato che questa ricorrenza religiosa rappresenta per ciascuno di noi.

Credo che dentro ogni persona vi sia la risposta, che ci accompagna e muta col tempo, perché in fondo il Natale ci interroga sul nostro stare insieme, sull’essere comunità. In questo anno complicato, ci siamo riscoperti più che mai uniti, abbiamo messo alla prova le nostre relazioni, il nostro Fare comunità, rinunciando alle nostre abitudini, subendo prove talvolta molto dolorose, eppure abbiamo saputo vivere nella logica della fraternità, del bene comune.

Ecco, nel rivolgervi il mio augurio, vorrei che sentissimo come “nostri”, anche i bisogni dell’altro, vorrei che la felicità del nostro prossimo diventasse anche la nostra, perché se c’è una cosa che ho capito vivendo nel nostro territorio in questo anno, è che il futuro va scritto insieme, superando le debolezze, i timori, i pregiudizi che troppo spesso creano muri, creano fratture.

Una comunità coesa, è una comunità felice, più giusta e attenta alle necessità di tutti. La nostra terra è stata messa in ginocchio da tragedie che hanno lasciato cicatrici profonde, ma ha saputo rialzarsi prendendosi per mano, avendo cura gli uni degli altri, e lo sta facendo anche ora.

Auguro a tutti noi, allora, che questo sia un Natale di comunione e pace, anche se dovremo fare qualche rinuncia, anche se lo vivremo in maniera differente, certo però che il nuovo anno sia fecondo per ciascuno di noi, carico di fiducia e speranza.

 

Buon Natale e tutti

Gian Domenico Tomei