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Hai deciso di fare un viaggio studio all’estero e vuoi recuperare le spese facendo il cameriere in un ristorante? Desideri diventare cameriere professionista e sei ai primi passi come aspirante? Qualunque sia il tuo progetto, in questo settore è fondamentale conoscere alcune parole inglesi specifiche per il campo della ristorazione. Il primo consiglio, però, rimane quello di presentarsi con gentilezza e di capire se, in base alla location e al tipo di cliente, è necessario adottare un tono formale o informale. Per fare un semplice esempio i verbi modali come can e may possono essere entrambi impiegati da un cameriere per chiedere un permesso ma mentre may è gradito in un contesto formale, è preferibile adottare can nelle situazioni informali. Le lezioni di inglese con un madrelingua aiutano a conoscere queste sfumature e il lessico, oltre che le frasi idiomatiche della lingua.

Al ristorante: come accogliere i clienti

Il lessico è importante ma le parole che devi conoscere dovranno essere inserite in brevi frasi con cui potrai interagire con gli avventori. I primi vocaboli da usare in modo corretto sono Madam, con cui ti rivolgerai ad una signora, Miss se è una giovane ragazza e Sir se il cliente è un uomo. Prima di condurre gli avventori al tavolo chiederai quanti sono utilizzando: “How many are in your party?” oppure “Table for?”. Il termine “Reservation”, poi, non può mancare nel tuo vocabolario perché i clienti potrebbero avere una prenotazione e quindi dovrai chiedere: “Do you have a reservation?” Sarebbe educato, inoltre, presentarsi ma non temere perché basterà dire: “ Welcome to (nome del ristorante), my name is …”. Nel caso abbiamo cappotti o giacche di cui vorranno sicuramente liberarsi dovrai chiedere se desiderano lasciarteli con: “May I take your coat/jacket?”. Infine, per far loro strada verso il tavolo, dirai “Follow me, please” e dopo che si saranno accomodati chiederai se desiderano una bevanda “drink”: “Can I get you something to drink?”

Dal menù al conto: le parole da conoscere

Al tavolo consegnerai il menù “menu” e la lista dei vini “ wine list” e, a quel punto, forse il cliente ti chiederà gli antipasti per i quali userà il vocabolo “starter” o “appetizer”. Potrà poi farti alcune domande sulla portata principale “entree” o “main course” o sul contorno “sides” mentre se tu vorrai “consigliare” un piatto utilizzerai il verbo “to recommend”. Il cibo è bruciato e il cliente chiede di parlare con il direttore per protestare? Siamo certi che non accadrà ma nel caso sfortunato userà i termini “burnt” e “manager”. Alla fine del pasto ti verrà chiesto il conto “bill” e riceverai la mancia “tip” oppure potrebbe dirti di tenere il resto: “Keep the change”.

 

Al forno, al vapore o alla piastra?

Le cotture dei cibi sono numerose ed esistono termini specifici che dovrai conoscere al momento di prendere le ordinazioni. Per dire che un piatto è cotto al vapore usa “to steam” mentre se la cottura è avvenuta al forno il verbo sarà “to bake”, alla piastra “to griddle” e alla griglia “to broil”. In quest’ultimo caso non confondere “broiled” con “boiled” che indica la cottura in acqua bollente. Il cliente potrebbe anche specificare il grado di cottura della sua bistecca, in questo caso dirà che la desidera al sangue “rare”, ben cotta “medium” o molto cotta “well done”.