All’alba di questa mattina, la Polizia di Stato di Modena, unitamente alla Polizia Locale, ha eseguito sei misure cautelari, di cui tre in carcere e tre obblighi di presentazione alla P.G., emesse dal G.I.P. del Tribunale di Modena, al termine di un’articolata indagine, che ha permesso di individuare un gruppo di cittadini tunisini irregolari sul territorio nazionale, di età compresa tra i 38 e i 45 anni, dedito in via sistematica e continuativa all’attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacente in città.

L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del P.M. Giuseppe Amara, e condotta dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Locale, ha preso avvio da un sequestro di 1700 euro in contanti e 420 grammi di eroina a carico di un soggetto che era riuscito a darsi alla fuga a bordo di uno scooter, facendo perdere le proprie tracce.

Una volta risaliti all’uomo, gli investigatori sono riusciti ad allargare il cerchio, monitorando centinaia di cessioni di stupefacente, scoprendo così una attività delittuosa che coinvolgeva più persone in maniera organizzata.

Le indagini, partite nel febbraio 2020, sono durate diversi mesi anche perché l’attività di osservazione e pedinamento è stata particolarmente difficoltosa per le restrizioni alla libertà di circolazione a causa della pandemia da Covid-19.

Il modus operandi del gruppo era caratterizzato da una sorta di “patto solidale” per il quale veniva ceduto, se sprovvisti di stupefacente, il proprio “pacchetto clienti” ad un altro componente.

La loro piazza di spaccio era concentrata principalmente nel centro storico, nella zona della stazione ferroviaria e del villaggio “Zeta”; prevalentemente cocaina ed eroina la droga venduta al dettaglio.

Non è stato possibile rintracciare un settimo componente, destinatario di misura cautelare in carcere, in quanto non presente sul territorio nazionale.