La Squadra Mobile della Questura di Bologna nei giorni scorsi ha rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino tunisino, B.G., classe ’82, irregolare sul territorio nazionale, che il 2 e il 18 marzo scorsi, aveva rapinato delle rispettive borse due signore anziane in via Tanari e in via Brugnoli.

Due rapine praticamente fotocopia, quelle messe a segno da B.G., con alle spalle già diversi precedenti penali in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. In entrambe le occasioni l’uomo, dopo aver adocchiato le sue vittime, le ha seguite fino al portone di casa e, una volta che queste avevano aperto la porta ed erano entrate all’interno dell’androne condominiale, le raggiungeva e le aggrediva impossessandosi delle loro borse.

Questa la dinamica sia della rapina perpetrata in via Tanari in data 2 marzo ai danni di una signora del 1947, che di quella del 18 marzo commessa in via Brugnoli ai danni di una signora nata nel 1939. Nella prima, il rapinatore, dopo aver strappato la borsa alla vittima, l’ha spintonata facendola cadere a terra in modo tale da guadagnarsi la fuga. Nella seconda, invece, si è scaraventato contro la vittima prescelta, una signora del 1939, colpendola ripetutamente con pugni al volto per poi strapparle la borsa.

La Squadra Mobile, IV Sezione – Contrasto al Crimine diffuso della Squadra Mobile, ha analizzato i filmati di videosorveglianza delle telecamere sui luoghi teatro degli episodi delittuosi e, sin dalle prime analisi, per la zona di commissione dei fatti delittuosi, il modus operandi e grazie alle descrizioni delle vittime, ha accumunato i due episodi individuando per entrambi il medesimo autore che, in tutte e due le rapine, era in sella ad una bicicletta mountain bike di colore bianco e nero.

I poliziotti hanno così setacciato la città alla ricerca del rapinatore, rintracciandolo poi in via Dello Scalo il 25 marzo scorso. Il soggetto è stato riconosciuto poiché con indosso ancora alcuni abiti portati durante le rapine e poiché in sella alla medesima bicicletta ripresa sui luoghi dei fatti incriminati.

Il trentanovenne tunisino, con precedenti penali e di polizia, è stato accompagnato in Questura e si è proceduto al fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti in accordo con la locale Procura della Repubblica. L’uomo è stato condotto in carcere a Bologna e, su richiesta della locale Procura della Repubblica, il G.I.P. presso il Tribunale di Bologna ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.