La Procura della Repubblica di Reggio Emilia rende noto che, al termine di una attività investigativa affidata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che si è svolta nell’arco di 4 anni, è stata esercitata l’azione penale, con richiesta di rinvio a giudizio di 24 soggetti, per reati relativi a gravi irregolarità riscontrate nella gestione di appalti pubblici indetti dal Comune di Reggio Emilia (emerse sia relativamente alla predisposizione dei bandi di gara, sia nella gestione del relativo iter procedimentale).

Le indagini hanno preso avvio nel 2016 da dichiarazioni rese da privati e si sono sviluppate attraverso l’attività tecnica, di intercettazione telefonica, telematica e ambientale, appostamenti e pedinamenti da parte della Polizia Giudiziaria.

Al termine della complessiva attività di indagine, della analisi della copiosa documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza e delle relazioni dei Consulenti Tecnici, e valutata la correttezza delle qualificazioni giuridiche delle condotte concretamente attribuite agli indagati, la Procura della Repubblica ha potuto accertare nei fatti sottoposti alla sua attenzione, la sussistenza nell’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia di una radicata prassi che coinvolgeva alcuni soggetti, apicali e non, volta, sia ad indicare nei bandi, in cui la stessa amministrazione risultava essere stazione appaltante, requisiti per la partecipazione alle gare che sapevano in possesso soltanto di alcune persone (fisiche o giuridiche) e che in tal modo si volevano favorire, sia, successivamente, a gestire la gara in modo da far vincere quelle persone sin da principio individuate come aggiudicatarie.

In data 22 luglio 2020 è stato emesso a carico di 26 indagati l’avviso  di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., notificato nel settembre del 2020, a seguito dell’apposizione del visto del Procuratore della Repubblica in data 29/08/2020.

Non appena conclusisi gli interrogatori richiesti da taluni indagati ed effettuata la conseguente  attività  integrativa di indagine,  la Procura  della Repubblica  ha esercitato l’azione penale.

La posizione dei soggetti iscritti nel registro degli indagati e non destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari – conclude la nota della Procura della Repubblica – è stata separata ed è in corso di definizione.

L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia prende atto della comunicazione attraverso la quale la Procura ha annunciato la richiesta di 24 rinvii a giudizio in riferimento all’inchiesta sulle gare.

Il passaggio odierno si configura come compimento dell’attività d’indagine nota sin dal 2019, ed emersa con ulteriori passaggi pubblici anche nel 2020. In quella fase l’atto di chiusura indagini riguardava 26 persone, delle quali appartenenti alla pianta organica del Comune di Reggio Emilia risultavano essere 7.

Fin dalla prima ora l’Amministrazione si è comportata in modo responsabile, con trasparenza, assumendo tempestivamente decisioni coerenti e conseguenti, in base alle leggi vigenti e ai regolamenti Anac.

Nel ribadire fiducia nell’operato degli organi inquirenti e il rispetto per il procedimento in corso l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia è fiduciosa che le persone in questione sappiano chiarire gli addebiti loro mossi e dimostrare estraneità ai rilievi avanzati; posizione – questa – espressa sin da allora.