La 40ª edizione di Bologna Festival, tra maggio e dicembre, si articola come di consueto nelle sezioni Grandi Interpreti, Talenti e Il Nuovo l’Antico. Nel mese di aprile, come un’ouverture alla stagione, il ciclo di conversazioni-concerto Carteggi musicali.

«Il programma di questa stagione – spiega Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival – vede la luce nel clima di incertezza al quale siamo abituati ormai a convivere da molti mesi. La gestazione è stata lunga e laboriosa e la stagione che presentiamo ha visto più e più stravolgimenti e rimodulazioni, rincorrendo di decreto in decreto l’attesa data di apertura delle sale. Ora, di fronte all’accelerazione della campagna vaccinale, possiamo
dire di intravedere la luce in fondo al tunnel e una data di inizio della 40a edizione di Bologna Festival è fissata.
Siamo consci della precarietà di ogni previsione futura – specie per noi del mondo dello spettacolo, settore che forse più di ogni altro è stato colpito dalla scure del Covid – e siamo pronti a metter mano di nuovo, se sarà necessario, ai nostri concerti e ad affrontare tutte le misure per garantire la massima sicurezza, nella ferma convinzione che bisogna provare a ripartire».

CARTEGGI MUSICALI
Dall’8 aprile al 29 aprile, in streaming, il ciclo di approfondimento culturale Carteggi musicali si trasferisce nei salotti di storiche dimore bolognesi, quali Villa Belpoggio, Villa Contri, Palazzo Gregorini Bingham, Casa Mentasti. Quattro appuntamenti dedicati agli epistolari di Puccini, Čajkovskii, Beethoven e Šostakovič.
Conversazioni e letture con intermezzi musicali, curati da stimati musicologi e note voci radiofoniche come Alberto Batisti, Giovanni Bietti, Enzo Restagno, Fabio Sartorelli. Le esecuzioni pianistiche sono affidate ad Albertina dalla Chiara e Stefano Campanini. Ogni incontro è preceduto da una presentazione storico-artistica della sala che ospita la conversazione-concerto, a cura delle storiche dell’arte Jadranka Bentini e Francesca Lui.

QUARANT’ANNI SUONATI
Martedì 4 maggio, in streaming, a segnare l’importante traguardo delle 40 edizioni del festival viene presentato il volume Quarant’anni di Grandi Interpreti. Un percorso attraverso programmi, artisti ospiti e fatti della vita culturale cittadina minuziosamente ricostruito da Nicola Pirrone, a partire proprio da quel 4 maggio 1982, alla Sala Europa del Palazzo della Cultura e dei Congressi. Dialoga con l’autore la giornalista Leonetta Bentivoglio.

GRANDI INTERPRETI
In apertura di stagione, il 16 maggio, al Teatro Manzoni, il doppio concerto di Isabelle Faust, artista molto legata al festival che torna per eseguire l’integrale delle Partite e Sonate per violino solo di Bach, come nel memorabile concerto di nove anni fa. La musica di Bach è al centro della ricerca interpretativa della grande violinista tedesca da diversi anni, un percorso sviluppato sulla base di accurati approfondimenti filologici, un’avventura discografica iniziata nel 2010 proprio con le Sonate e Partite BWV 1001-1006, arricchita negli anni con le Sonate per clavicembalo e violino, Sonate a tre e i Concerti per violino.
Rinaldo Alessandrini con il suo Concerto Italiano e le voci di Silvia Frigato e Carlo Vistoli saranno protagonisti il 25 maggio del concerto ospitato nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano. In programma, lo Stabat Mater di Pergolesi, un Concerto di Durante, il Salve Regina di Porpora e di A. Scarlatti che testimoniano del panorama musicale della Napoli di metà Settecento.
Dopo gli appuntamenti estivi della rassegna Talenti, la programmazione Grandi Interpreti riparte il 18 settembre, al Teatro Celebrazioni con la Mahler Chamber Orchestra e Yuja Wang, oggi tra le pianiste più celebrate a livello internazionale, qui impegnata nel Concerto n.2 op.102 di Šostakovič e nel Concerto in fa minore BWV 1056 di Bach. La violinista Lisa Batiashvili, per la prima volta sui palcoscenici della città, il 23 settembre al Teatro Manzoni, insieme alla pianista Milana Chernyavska si cimenta con due capisaldi del camerismo ottocentesco: la Sonata in fa maggiore di Mendelssohn e la Sonata in re minore op.75 di Camille Saint-Saëns, pagina intensa, palpitante, attraversata da lampi di pura poesia. Il pianista coreano Seong-Jin Cho, giovane astro del pianismo internazionale, propone i quattro Scherzi di Chopin, autore a lui congeniale che lo portò a vincere il rinomato Concorso di Varsavia nel 2015. A chiusura della rassegna, il 1° dicembre, un appuntamento sinfonico, con la Chamber Orchestra of Europe e András Schiff, artista legato a Bologna
Festival da lunga amicizia, direttore e pianista in un programma incentrato su Bach e Mozart.

TALENTI
Si rinnova la collaborazione con Inedita per la Cultura per la realizzazione della rassegna estiva Pianofortissimo & Talenti, di cui è parte la serie di concerti Talenti, quest’anno dislocati in diverse sedi di interesse storico culturale di Bologna e dintorni. Sarà la pianista Gile Bae ad aprire la rassegna il 10 giugno, nella consueta sede del Cortile dell’Archiginnasio. Il violoncellista Alessio Pianelli, allievo di Sollima e Demenga che allena la sua verve creativa su autori come Schumann, Prokof’ev e Šostakovič, suona insieme al pianista Mario Montore nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano. Nel cortile di Rocca Isolani (Minerbio) la giovane violinista Francesca Bonaita, talentuosa allieva di Sergej Krylov, accompagnata al pianoforte da Martina Consonni, esegue un programma che alterna Čajkovskii a Stravinskij e Schnittke. Nella Chiesa di San Michele in Bosco si
ascolteranno due voci cresciute sotto l’ala di Gloria Banditelli, il contralto Ester Ferraro e il soprano Naoko Tanigaki che spaziano tra sacro e profano, da Frescobaldi a Händel. A fine giugno, sempre nel cortile di Rocca Isolani, il violinista Gennaro Cardaropoli, insieme al pianista Alberto Ferro si misura con tre capolavori del
francese di fine Ottocento.

IL NUOVO L’ANTICO
La “storica” rassegna d’autunno di Bologna Festival dedicata alla musica antica e  contemporanea con specifici programmi ove spesso i due diversi repertori s’intrecciano, vede in apertura l’opera da camera “In alloro mutò il suo pianto”. Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, una nuova produzione commissionata da Bologna Festival che si realizza con il sostegno di Bologna City of Music Unesco. Programmata nella scorsa stagione e rimandata causa emergenza Covid, va in scena in prima assoluta il 15 settembre negli spazi dell’Oratorio di San Filippo Neri. L’opera, su testi e drammaturgia di Guido Barbieri, racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo secondo il punto di vista della ninfa Dafne; le musiche del compositore bolognese Luigi Sammarchi intersecano le armonie antiche di Caccini, Frescobaldi e Sances, in un gioco di risonanze e spazializzazioni. La regia del suono è affidata ad Alvise Vidolin. In scena, Ex Novo Ensemble, Roberto Abbondanza, Pamela Lucciarini, Barbara Zanichelli e gli allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”.
Il secondo appuntamento è previsto per il 20 settembre, con la prima esecuzione italiana del lavoro di Georg Friedrich Haas Solstices per 10 strumenti al buio totale. Settanta minuti di musica al buio, un singolare esperimento percettivo in cui ci guida il FontanaMIX ensemble. Ancora un appuntamento sulla musica di oggi è quello intitolato Light Sound Action (5 ottobre) che vede impegnati l’artista multimediale Alberto Novello in Laser Drawing e Otolab in Ex per live elctronics, percussioni e proiezioni laser, un’esperienza di forte impatto per ascoltare e vedere il suono.
Nella sezione “antica” quest’anno si approfondisce la figura del compositore franco-fiammingo Josquin Desprez, nella ricorrenza del 500mo della morte. “Josquin 1521-2021”, progetto coordinato e condiviso con Ferrara Musica, si articola in due concerti e un’esposizione documentaria, Giosquino nelle fonti musicali bolognesi, che mostra le preziose cinquecentine con musiche di Josquin conservate al Museo della Musica (dal 12 ottobre al 12 novembre al Museo della Musica). I programmi dei concerti di Odhecaton Ensemble (13 ottobre) e Astrarium Consort (19 ottobre) percorrono la produzione del princeps musicorum, tra messe e mottetti.
Nell’anno delle celebrazioni dantesche due concerti indagano gli spunti musicali delle opere del sommo poeta: In voce mista al dolce suono con la voce recitante di Moni Ovadia e il gruppo medievale Micrologus (28 settembre); il 24 ottobre Laborintus II di Luciano Berio, basato su testi di Edoardo Sanguineti sviluppati da testi danteschi, è al centro della performance con movimenti di danza che vede impegnati l’Ensemble di Musica
Contemporanea del Conservatorio di Bologna diretto da Marcello Panni, la voce recitante di Federico Sanguineti, il soprano Chiara Osella e danzatori della C&C Company di Carlo Massari (coreografie).

BABY BOFE’ E NOTE SUL REGISTRO
Baby BoFe’, la programmazione di Bologna Festival dedicata al pubblico dei più piccoli, torna in scena a partire da giugno, all’aperto, con lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate. Le proposte didattiche di Note sul registro, in questo anno segnato da profondi sconvolgimenti delle attività scolastiche a causa dell’emergenza Covid-19, sono state ripensate secondo i criteri di una didattica a distanza e svolte online.

SOSTENITORI
Bologna Festival 2021 è realizzato con il contributo di: Ministero per la Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, main partner Alfasigma, golden partner Illumia supporters Alternative Group, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, G.D, Valsoia participating partners BPER Banca, Confindustria Emilia, Hera con il contributo di Assintel, Confcommercio Ascom Bologna, Galotti, PIR Group, Maria Luisa Vaccari, Soci benemeriti e sostenitori di Bologna Festival partner tecnico Isolani Meeting media partner RAI Radio3, Rete Toscana Classica, ER Creativa.
«Alfasigma è orgogliosa di confermare il suo supporto a Bologna Festival, che negli ultimi anni si è estrinsecato in particolare a favore delle iniziative di Baby BoFe’, particolarmente in sintonia con le attività di responsabilità sociale d’impresa che da sempre contraddistinguono la nostra azienda».
Dottoressa Silvana Spinacci, Corporate Image & Social Responsability
«Siamo davvero felici di essere partecipi di un progetto che dona a Bologna cultura e bellezza. Illumia si occupa di energia elettrica, ma è ben consapevole che l’energia più preziosa è quella che rende visibile all’uomo l’invisibile, come da anni stanno facendo gli amici di Bologna Festival» ha dichiarato Francesco Bernardi, founder di Illumia e sponsor della stagione 2021. «In un momento così complesso abbiamo desiderato dare un segnale tangibile nel supportare la crescita culturale della nostra città e del nostro Paese, crescita che non può e non deve arrestarsi».

SERVIZI DI BIGLIETTERIA
Apertura delle prevendite lunedì 3 maggio. Prezzi e modalità di acquisto dei biglietti verranno comunicati attraverso i canali istituzionali (sito internet, newsletter, social media), secondo l’evolversi delle disposizioni governative sullo spettacolo.

SEDI DEI CONCERTI
Teatro Manzoni, Teatro Celebrazioni, Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, Cortile dell’Archiginnasio, Chiesa di San Michele in Bosco, Chiostro della Basilica di Santo Stefano, Cortile di Rocca Isolani (Minerbio), Oratorio di San Filippo Neri, Ex Chiesa di San Mattia, Spazio Hera, Museo della Musica.