“Nonostante i cantieri abbiano interessato in tempi diversi le due porzioni nord e sud della piazza, e siano stati organizzati in modo da permettere la fruizione da parte dei cittadini di alcune porzioni dell’area, la tensione tra gli operatori commerciali e residenti è altissima” – afferma Macchioni.

“La maggior parte dei negozi, infatti, ha visto diminuire la propria clientela a causa del disagio dovuto a zone pesantemente transennate e dalla mancanza di parcheggi; problemi che hanno interessato in uguale misura anche il carico e lo scarico delle merci.

Commercianti e residenti hanno più volte sottolineato di non voler intralciare lo svolgimento dei lavori, ma lamentano la prolungata durata dei cantieri per le tempistiche non rispettate.

Se è vero che ad oggi i lavori di riqualificazione della Piazza Martiri Partigiani non sono ancora terminati, è altrettanto vero che questa problematica – ribadisce Macchioni –  era stata sollevata e messa in evidenza di fronte all’Amministrazione e alla ditta appaltatrice già da tempo da parte nostra.

La scarsa presenza di operai sul cantiere ed una organizzazione del lavoro completamente inesistente, testimoniata dalla nostra partecipazione pressoché quotidiana sul cantiere, preludevano fin dall’inizio quello che si sarebbe verificato a distanza di mesi.

Il susseguirsi di promesse sulle date di fine lavori, fatte forse con troppa leggerezza dall’Amministrazione confidando in modo grossolano nel buon senso dell’impresa, non hanno fatto altro che alimentare nel tempo false speranze nella cittadinanza.

È bene tuttavia ricordare che il termine reale, stabilito da contratto, era stato fissato per il 31 dicembre 2020.

Nella consapevolezza che con l’evoluzione dei lavori alcuni fattori avversi hanno contribuito a rallentare le tempistiche concordate, si è ritenuto opportuno riconoscere all’impresa un periodo forfettario aggiuntivo di 90 giorni come proroga; portando di fatto il termine lavori definitivo al 31 marzo 2021.

A decorrere quindi da questa data – continua Macchioni – riteniamo non sia più possibile escludere la responsabilità della ditta appaltatrice per il prolungarsi dell’accantieramento.

Tuttavia è bene sapere che il contratto d’appalto prevede delle clausole penali come deterrente sui ritardi accumulati, per cui alla ditta appaltatrice, a nostro avviso, dovranno necessariamente essere applicati strumenti sanzionatori nella misura stabilita dal contratto.

Una chiusura prolungata della piazza in un momento già difficile come quello che stanno attraversando i commercianti, è visto come l’ennesima mazzata alla categoria.

A tal proposito, come lista Macchioni, abbiamo voluto proporre all’Amministrazione e alle associazioni di categorie una nostra iniziativa, per garantire che l’importo di questo ritorno economico dovuto ai ritardi, sia reso disponibile a supporto di chi in piazza, e nelle vie limitrofe, ci lavora e ne continua a subire i disagi: parliamo di commercianti sia in sede fissa che ambulanti.

Noi non siamo contro i lavori – conclude Macchioni – ma ci auspichiamo – visto anche il recente cambio di marcia da parte degli operatori sul cantiere – che siano portati a termine nel più breve tempo possibile, agevolando la quotidianità dei cittadini e mantenendo l’obiettivo comune del progetto che deve essere quello di farla rinascere, valorizzandola e migliorandola”.