Il Prof. Matteo Rinaldini, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore, chiamato a far parte di un ristretto gruppo di esperti ed esperte sul lavoro agile presso il Ministero del Lavoro.

Gli esperti e le esperte, nel prendere in esame l’attuale disciplina del lavoro agile, dovranno elaborare proposte per definire linee di indirizzo sullo smart working, sia in riferimento al settore pubblico sia a quello privato, anche a partire da quanto accaduto nel periodo dell’emergenza Covid 19. L’obiettivo è quello di metterne a fuoco criticità e profili problematici nonché di individuare vie strumenti per superarli.

“Il tema del lavoro agile – dichiara il Prof. Matteo Rinaldini – sta assumendo importanza e centralità in Italia così come in tanti altri paesi. Per effetto della pandemia c’è stata un’accelerazione nell’adozione dello smart working anche grazie alla diffusione delle tecnologie digitali, ma al di là dell’emergenza credo che il lavoro agile sarà una delle modalità di lavoro con cui ci si dovrà confrontare in futuro, è bene pertanto che se ne discuta perché non vi sia solo improvvisazione”.

Il gruppo di lavoro, nominato dal Ministro Andrea Orlando, è composto da 8 esperti ed esperte nazionali individuati/e tra giuslavoristi/e, sociologi/he ed economisti/e ed è presieduto dal Prof. Pasqualino Albi dell’Università di Pisa.

 

Matteo Rinaldini

È Professore Associato di Sociologia del lavoro e dei processi economici presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dove insegna Sociologia del Lavoro e dell’Organizzazione e Sociologia dell’Innovazione. Docente presso la Scuola di Dottorato in “Lavoro, Sviluppo e Innovazione” della Fondazione M. Biagi e membro del Board del Dottorato internazionale “Reggio Childhood Studies” promosso dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane con la Fondazione Reggio Children.

È stato visiting fellow presso il Working Lives Research Institute – London Metropolitan University. La sua attività di studio e ricerca riguarda temi quali l’innovazione organizzativa e tecnologica e in particolare la relazione tra questa e le trasformazioni del lavoro. Attraverso diverse attività di ricerca sul campo ha approfondito i cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e l’emergere di nuove pratiche e condizioni lavorative. Fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Sabattini, con la quale ha portato avanti recentemente un programma di ricerca su Industria 4.0 e un’inchiesta sulle condizioni di lavoro in FCA-CNH, e di GIUnO (Giustizia nelle Organizzazioni – unità di ricerca di Unimore), con cui si è occupato di smart working e delle sue implicazioni rispetto a processi organizzativi, condizioni di lavoro e work life balance.

Sugli argomenti di ricerca ha al suo attivo numerose pubblicazioni e articoli su riviste di settore nazionali ed internazionali.