Soluzioni per la mobilità sostenibile, sia pubblica che privata, nelle città. Tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dei veicoli a propulsione ibrida, nonché una piattaforma per propulsore elettrico di un veicolo a due o più ruote. Tecnologie wireless applicate alla guida dei treni, per aumentare la sicurezza di convoglio e linee.

Ancora: medicina di precisione per la cura dei tumori attraverso lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per nuove metodologie di biopsia liquida, oltre all’ottimizzazione di dispositivi, gestibili anche da remoto, per l’ossigenazione di pazienti colpiti da Covid-19.

Poi, l’integrazione di molteplici tecnologie per la cottura o la preparazione di cibi e bevande e soluzioni di sistemi di automazione di fine linea di produzione (etichettatura e movimentazione per lo stoccaggio temporaneo).

Sono complessivamente 8 i Gruppi e le imprese i cui progetti di sviluppo e innovazione saranno sostenuti dalla Regione con un contributo pari a 7,3 milioni di euro, che andranno a generare investimenti per un valore complessivo di 17,6 milioni di euro e l’assunzione di 193 nuovi occupati, di cui 101 laureati.

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, ratifica l’esito del bando sull’attrattività previsto dalla Legge regionale 14 del 2014, e darà vita ad accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese che hanno scelto l’Emilia-Romagna per insediarsi o incrementare i propri piani di sviluppo, accordi che prevedono determinati piani di assunzione ai quali sono vincolati gli stanziamenti regionali.

Sono stati ammessi al finanziamento i progetti di Ferrari Spa a Maranello (Mo), Intersurgical Spa a Mirandola (Mo), Energica Motor Company Spa a Soliera (Mo), Silicon Biosystems Spa a Castel Maggiore (Bo), Sadel Spa a Castel Maggiore (Bo), Bema Srl a Viano (Re), Smeg Spa a Guastalla (Re), Spindox Spa a Maranello (Mo).

“Stiamo gestendo un’emergenza sanitaria senza precedenti, dimostrando però anche la forza e la volontà di questa regione è quella di andare avanti, guardando sia al presente che al futuro- afferma il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi-. Dopo i tanti degli ultimi anni, arriva un ulteriore segnale positivo da importanti Gruppi e imprese che in Emilia-Romagna trovano condizioni fertili per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto, nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri atenei e il mondo produttivo”.

“Questo in una logica di sistema- chiude Baruffi– che è quella del Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali: una concertazione sulle scelte per una crescita sostenibile che ci consente di essere fra le aree più innovative e attrattive nel Paese e a livello internazionale. Ora dobbiamo correre, e sostenere investimenti che creano nuova, buona occupazione”.

In 5 anni, 57 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali,leader in ricerca e innovazione hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna, grazie alla legge 14/2014 sulla promozione degli investimenti, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo. Dal 2016, con 4 bandi, i contributi ammontano a oltre 89,7 milioni di euro e hanno mobilitato investimenti per almeno 650 milioni di euro, creando 2.222 nuovi posti di lavoro stabili e di qualità.

“La legge sull’attrattività– spiega l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla– è una programmazione paziente che prevede investimenti finalizzati a una politica anticiclica, basata sull’effetto moltiplicatore dei fondi pubblici. In coerenza con il green deal europeo e il nostro Patto per il Lavoro e per il Clima orientiamo le risorse verso la transizione verde e l’innovazione digitale, con procedure definite e tempi certi. Questa misura poggia non sul solo incentivo ma sul collegamento e interazione con tutto l’ecosistema della nostra economia, nell’ottica di rafforzare la competitività di un intero territorio qualificando la rete di filiera e rafforzando tutto il sistema delle piccole e medie imprese. In questo modo siamo in grado anche di creare nuovi posti di lavoro, qualificati e stabili. Una carta in più per favorire la ripartenza del nostro territorio”.

 

I settori
Gli investimenti finanziati riguardano attività di ricerca e sviluppo, che all’interno dei piani industriali delle imprese determinano un incremento della loro competitività e della filiera di appartenenza. Oltre alcuni ambiti tradizionali come l’automotive e la motoristica, di rilievo anche gli investimenti nel settore degli elettrodomestici. Si conferma la rilevanza degli investimenti nelle applicazioni tecnologiche per la gestione e movimentazione delle merci. All’insegna della sostenibilità anche gli investimenti in ricerca e sviluppo applicati alla sicurezza delle linee ferroviarie locali, che consentiranno un incremento dei treni con impatti positivi sulla mobilità ordinaria e sull’ambiente. Orientati alle sfide più urgenti della medicina anche gli investimenti delle imprese biomedicali indirizzati a migliorare il supporto respiratorio tramite ventilazione e all’individuazione precoce delle cellule tumorali.

Scheda sintetica dei progetti  ammessi al finanziamento