Da mercoledì 28 aprile anche all’Ospedale di Vergato sarà presente il servizio di Psicologia Ospedaliera, diretto da Gioacchino Pagliaro, a disposizione dei pazienti oncologici e dei loro familiari, oltre che dei pazienti dell’area medica e dei professionisti sanitari che lo richiederanno.
Il potenziamento delle attività psicologiche è sostenuto da Giovanni Frezza, direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ausl di Bologna e da Antonio Maestri, Direttore del servizio Interaziendale di Oncologia nel Territorio Metropolitano

L’attività di Psicologia Ospedaliera al tempo del Covid
Già da marzo 2020, durante le prime settimane di pandemia, il servizio di Psicologia Ospedaliera si è messo a disposizione  dei  pazienti, covid e non, ricoverati all’interno della rete ospedaliera dell’Ausl di Bologna e dei loro familiari, per garantire assistenza e supporto psicologico anche attraverso  un numero telefonico diretto. Oltre 2.000 gli interventi psicologici svolti, a favore di oltre  700 persone, tra malati Covid, familiari e professionisti sanitari.
Sono stati attivati, inoltre, interventi dedicati ai professionisti sanitari, attraverso tecniche di Ba Duan Jin, con l’obiettivo di rilassare il corpo e la mente per agire positivamente sull’umore, e rafforzare la risposta del sistema immunitario. Oltre 300 tra medici, infermieri e operatori socio sanitari  hanno beneficiato di  tali interventi. Tale metodica è stata offerta anche ai professionisti sanitari del Policlinico di Sant’Orsola, attraverso gli operatori della Psicologia Territoriale appositamente formati da Gioacchino Pagliaro.

Il servizio di Psicologia Ospedaliera
Dal 2003 all’Ospedale Bellaria ha sede la Psicologia Ospedaliera, unica nel suo genere all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, con 13 psicologi dedicati a tempo pieno ad assistere i pazienti ricoverati negli ospedali dell’AUSL di Bologna.
Nei 18 anni di attività sono state svolte, complessivamente, 73.674 prestazioni psicologiche e psicoterapiche. Nel solo 2020, nonostante le restrizioni per il Covid, sono state erogate 9.800 prestazioni, tra colloqui, psicoterapia individuale e di gruppo, consulenze,  somministrazione test e valutazioni neuropsicologiche.

Numerose ed eterogenee le aree di intervento. Le principali possono essere sintetizzate in: Oncologia, Cardiologia riabilitativa, Area Dietologia e Nutrizione Clinica, Chirurgia Bariatrica,  Disturbi Cognitivi, Dialisi e Ambulatori Uremia, Area Emergenza-Urgenza, Rete delle Cure Palliative, Neurologia (Sclerosi Multipla e Corea di Huntington), interventi in ambito Covid.

A queste attività curative vanno aggiunte quelle tese al benessere del personale sanitario, con l’attivazione di corsi per migliorare la capacità di gestione dello stress, anche attraverso l’introduzione, per la prima volta nel Servizio Sanitario Nazionale, delle pratiche Mente-Corpo secondo il modello proposto da H. Benson dell’Harvard Medical School.

Rilevante in questo senso è stata la creazione e la diffusione del Protocollo “ArmoniosaMente”  destinato alle pazienti affette da tumore al seno e caratterizzato dall’insegnamento di corrette abitudini alimentari, motorie e dalle pratiche di visualizzazione, derivanti dalla meditazione, che aiutano ad affrontare meglio il difficile periodo delle cure. Tali attività sono state oggetto di visita di psicologi e medici provenienti sia dall’Italia che da USA, Russia e Finlandia e sono entrate nei protocolli di altri Servizi di Psicologia.

Sono stati organizzati, infine, oltre 200 corsi di formazione ECM rivolti a professionisti sanitari per incrementare le competenze trasversali con tematiche quali la comunicazione medico-paziente, il lavoro di gruppo, la gestione dei conflitti, il miglioramento del clima organizzativo, la gestione  dello stress e la prevenzione del burnout.