A seguire la lettera pubblica di osservazioni di Mauro Sentimenti, rappresentante del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Modena, al discorso celebrativo del 25 aprile del Sindaco Gian Francesco Menani inviata, oltre che al Sig. Sindaco, ai Consiglieri/re del Comune di Sassuolo e ai media locali.

 

Lettera pubblica al Sindaco ed alla città di Sassuolo

Sig. Sindaco di Sassuolo, le scrivo come rappresentante del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Modena e come cittadino residente a Sassuolo. Ho ascoltato le parole da Lei pronunciate nell’ambito del videomessaggio celebrativo del 25 aprile 2021 e, come tanti, sono stato colpito da alcune Sue affermazioni e da alcune Sue gravi omissioni,  tendenti, a me sembra, a proporre l’idea che Resistenza e nazifascismo andrebbero collocati sullo stesso piano e condannati nella stessa misura. Sostenere infatti da parte Sua che il ventennio nazifascista sia stato caratterizzato da “un odio indiscriminato” (e non come invece fu un conflitto tra oppressi ed oppressori, tra chi costruiva le basi della democrazia e chi voleva impedirla ad ogni costo) che avrebbe condotto partigiani e fascisti  a “commettere errori e crimini”, ugualmente e per le stesse ragioni da condannare, equivale a  falsificare la storia in modo incompatibile con la nostra Costituzione, con la realtà, il significato ed il valore dei fatti accaduti. La invito a riflettere sulle parole pronunciate dal Presidente del Consiglio prof. Mario Draghi il 25 aprile  davanti al Museo storico della Liberazione in via Tasso, luogo simbolo della nostra memoria nazionale: “Assistiamo oggi, spesso sgomenti,  ai segni evidenti di una progressiva perdita della memoria collettiva dei fatti della Resistenza, sui valori della quale si fondano la Repubblica e la Costituzione repubblicana. E a troppi revisionismi riduttivi e fuorvianti. La senatrice Liliana Segre ha voluto che la scritta “indifferenza” fosse messa all’ingresso del memoriale della Shoah di Milano per ricordarci che, assieme ai partigiani e combattenti per la libertà, vi furono molti che si voltarono dall’altra parte in cui è più facile far finta di niente. Nell’onorare la memoria di chi lottò per la libertà  dobbiamo anche ricordarci che non fummo tutti, noi italiani, “brava gente” Dobbiamo ricordare che non scegliere è immorale. Significa far morire un’altra volta chi mostrò coraggio davanti agli occupanti e ai loro alleati  e sacrificò sè stesso per permetterci di vivere in un paese democratico”.  A me sembra, Sig. Sindaco, che le sue parole diano un contributo – mi auguro non del tutto consapevole – ai revisionismi fuorvianti ed al far morire un’altra volta i partigiani e le partigiane a cui si riferiva il Presidente Draghi. Bene fa fatto perciò l’Anpi di Sassuolo, bene hanno fatto Il PD e la consigliera Lenzotti a rivolgerle critiche motivate. Se ne convinca Sig. Sindaco: la Resistenza che sconfisse il nazifascismo (assieme al contributo delle truppe alleate) è all’origine della Costituzione e dell’Italia democratica. Per questo ne va onorata la memoria, sempre. Soprattutto da chi come Lei, nel suo ruolo di sindaco, ha giurato di osservare la Costituzione. Giuramento, a me sembra, che in questo caso Lei non ha  rispettato. Spero che Lei accolga l’invito a rettificare le sue affermazioni ed a farsi promotore di un confronto pubblico in consiglio comunale su Resistenza e Costituzione, invitando  in primo luogo a partecipare le associazioni antifasciste.

Mauro Sentimenti