Vaccinare gli operatori del centro storico di Modena, magari utilizzando un camper da piazzare in piazzale Sant’Agostino. Tutto questo per rilanciare il salotto buono della città e garantire la sicurezza di operatori e clienti. La proposta, firmata Licom, è stata formalizzata dalla presidente Cinzia Ligabue che han scritto una lettera in tal senso alla dottoressa Borsari, direttrice sanitaria dell’Azienda Usl di Modena.

“Le vaccinazioni stanno procedendo in modo spedito – sottolinea Ligabue – e questa è una buonissima notizia, naturalmente la priorità è quella di terminare le vaccinazione e la messa in sicurezza contro il Covid 19 delle fasce più deboli e quelle a maggior rischio indicate dalla Regione”. Una volta vaccinate queste, si legge nella lettera Licom “proponiamo di inserire tra i soggetti prioritari tutti coloro che lavorano e operano quotidianamente a contatto con il pubblico nei centri storici, in particolare le attività dei servizi di ristorazione, pubblici esercizi e commercianti che operano nel nostro specifico caso nel centro di Modena. Questa proposta – spiega Ligabue – ha una duplice finalità: quella di salvaguardare la salute di chi è costantemente a contatto con il pubblico e quindi a rischio maggiore di contrazione del virus e quella di richiamare turisti nelle nostre città e far ripartire i consumi nelle attività che maggiormente hanno sofferto gli effetti della crisi economica causata dal virus, garantendo la sicurezza dei clienti”.

La proposta va oltre, la presidente Licom infatti fa notare come l’obiettivo sia anche quello di supportare l’iniziativa con una promozione turistica che punti sulla sicurezza come driver per tornare a viaggiare. E, poi, ecco la proposta del luogo: “L’hub di vaccinazione per quanto riguarda la città di Modena potrebbe essere individuato nei pressi del centro storico, ad esempio in zona largo Porta Sant’Agostino, attraverso l’utilizzo di un mezzo tipo camper per agevolare imprenditori e operatori impegnati sul posto di lavoro in centro storico”.

La conclusione è pragmatica: “Siamo consapevoli che le decisioni relative ai vaccini e le priorità con cui questi vengono somministrati non siano in campo all’Azienda Usl provinciale, il nostro auspicio è però che possiate farvi carico della proposta condividendola e facendola eventualmente approdare in Regione”.